Il peso del marmo è da sempre considerato uno dei limiti per il suo impiego: alleggerendolo si abbassano i costi di trasporto, si muovono pù facilmente i prodotti all'interno dei cantieri e soprattutto si ottiene una notevole flessibilità d'impiego. Grazie alla leggerezza raggiunta, il peso di questi prodotti è analogo a quello della ceramica, se non inferiore, ed è quindi possibile installare i lavelli su qualunque tipo di mobile o supporto senza dover creare ulteriori strutture per sopportare pesi elevati.
Questi aspetti tecnici sono comuni a tutta la linea di lavandini presentati a Cersaie 2012 tra cui figura Tino, disegnato da Enrico Azzimonti, che lo descrive così: "Evoluzione della macina, elemento antico e ovunque presente, dove forma, funzione e materia si intrecciano fino a dar vita ad un'opera in equilibrio tra arte e necessità." Le dimensioni del lavello sono di 38,5 cm x 38,5 cm x 50 cm, con un peso di 35 kg.