Lo statement che accompagna tutti gli inviti alle inaugurazioni che arrivano puntualmente via mail è sintetico ma esaustivo. E convoglia la giusta curiosità verso un evento che offre un piccolo palcoscenico su strada ai giovani artisti.
"Il Crepaccio è—letteralmente—una vetrina per artisti emergenti.
In tempi di crisi e austerità le occasioni per mettersi in mostra vanno reinventate.
Il Crepaccio è un anfratto nel sistema senza aspirazioni commerciali,
ma con velleità esibizioniste.
Pura visibilità sull'orlo del baratro".
Sempre a un 'manifesto'— un brano tratto da La colazione dei campioni di Kurt Vonnegut—oltre che a un video, viene affidata la lettura dell'intervento di Thomas Braida, che disegna e dipinge personaggi d'invenzione traendo spunti dall'attualità della cronaca, dall'iconografia popolare e religiosa ma anche dalla storia della pittura, facendoli abitare in mondi immaginari.
Kurt Vonnegut, La colazione dei campioni
Il Crepaccio è un anfratto nel sistema senza aspirazioni commerciali, ma con velleità esibizioniste