La terza interpretazione del museo del design milanese è firmata dal direttore di Domus Alessandro Mendini, che aveva già guidato la rivista trent'anni fa. Sotto la testata Mendini ha aggiunto "La nuova utopia". Al giornalista di Repubblica che qualche giorno fa gli chiedeva "Cosa significa?", Mendini ha risposto: "Il design di oggi è violentemente realistico, l'innovazione è diventata un trend, perfino l'ecologia è ridotta a moda. È un design appiattito su un edonismo e un eclettismo stilistico senz'anima. Lo stile ha perso il suo significato più profondo e si è trasformato in styling superficiale, un gioco di segni stupido e vacuo. Detesto anche la morbosa tendenza al protagonismo: ormai su certe riviste si vedono più facce che oggetti. Abbiamo bisogno di credere in una nuova qualità, in una nuova generosità, in una nuova poesia".
Soddisfatto il direttore del museo Silvana Annicchiarico: "L'articolo del New York Times ci riempie di soddisfazione e conferma che la nostra scelta di un museo mutante e sempre diverso di anno in anno è una scelta vincente, anche grazie quest'anno al prezioso contributo di Alessandro Mendini che, con il suo puntiglioso e sorprendente enciclopedismo e la sua sterminata e proteiforme passione per tutte le forme della cultura materiale, ha messo in scena un grande e infinito mondo parallelo a quello del design istituzionale, un design invisibile e non ortodosso, capace di provocare squilibri e spiazzamenti, ma ricco di emozione e spettacolarità".
Terza interpretazione
Triennale Design Museum
Fino al 27 febbraio 2011
Direttore: Silvana Annicchiarico
Cura scientifica: Alessandro Mendini
Progetto dell'allestimento: Pierre Charpin
Progetto grafico: Jean-Baptiste Parré
Catalogo Electa