La povertà è uno straordinario strumento d’ispirazione. È una disgrazia, ma può trasformarsi in ricchezza. La miseria, invece, è senza speranza, si radica fisicamente e mentalmente e produce solo altra miseria. La povertà può essere invocata, può diventare una scelta. Ha una grande forza, perché non contempla il superfluo, separa il necessario dall’inutile, rigetta l’eccessivo, lo sfrontato, il lusso.
I progetti pubblicati in questo numero trattano il tema della Povertà attraverso una varietà di approcci e discipline, dal V&A Dundee di Kengo Kuma alle due case disegnate da Maria Giuseppina Grasso Cannizzo a Modica. Spazi ed edifici pubblici come “l‘animale meccanico” del parco didattico Marinilla di Antioquia di El Equipo Mazzanti, o la scuola elementare e la biblioteca di Gando di Kéré Architecture in Burkina Faso, sono stati pubblicati nel numero di ottobre.
Le rubriche di Domus 1028 includono "On the Couch" una conversazione con lo chef Massimo Bottura, mentre "Travel" ci porta a Gibuti, "Cinema" narra di un film sul social housing Robin Hood Gardens a Londra, e si allinea con gli argomenti della colonna "Archive", a cura del Canadian Centre for Architecture (CCA), sul rapporto tra tecnologia costruttiva e housing attraverso un blocco di zolfo.
Immagine di copertina: illustrazione di The Blue Chemist