Domus: Qual è il valore aggiunto per Mercedes nel lavorare con Artemide?
Martin Bremer: Siamo una società che pensa al futuro. La vettura è un business, ma se si guarda a come la macchina evolve, mi riferisco alla guida autonoma, non si ha più solo la funzione di sedersi in una macchina e guidare. Creiamo uno spazio in cui vivere. Elementi come l’atmosfera e l’esperienza in macchina stanno diventando sempre più importanti. Bisogna dare una grande attenzione alla luce ambientale e a come si sentono le persone; è molto importante per noi imparare a stare insieme ad altri leader del campo del design.
Domus: com’è iniziato il tuo rapporto con Artemide e quale concetto si trova dietro la creazione di questo tipo di prodotto?
Martin Bremer: è stata la collaborazione con Swarovski – che collabora con l'azienda per i fari Mercedes – ad avvicinarci al mondo del design delle luci. È così che siamo arrivati a pensare a una lampada. L’illuminazione interna è diventata sempre più importante per noi e questo è il motivo per cui eravamo alla ricerca di questo tipo di collaborazione. Il nostro obiettivo comune è stato quello di esplorare la bellezza e l’emozione attraverso un design che mette l’uomo al centro delle sue riflessioni.
Artemide ha inoltre presentato il faretto Tycho che ha il compito di porre accenti e di farlo nella maniera più semplice possibile.
Domus: ci vorrebbe spiegare il concetto di “luce silenziosa” espresso nella lampada Tycho realizzata per Artemide?
Michele De Lucchi: C’è l’inquinamento luminoso così come esiste l’inquinamento acustico. La luce silenziosa è di per se un concetto chiaro. È la luce che non disturba. La luce che si adatta e che permette d’illuminare le cose e di funzionare per il beneficio che deve dare senza creare un ingombro. Senza abbagliare e senza superare quella soglia di conforto di cui abbiamo sempre bisogno e che cerchiamo continuamente per tutto.
12 – 17 Aprile
via Manzoni 12, Milano
