Design e biologia: un solo laboratorio

Maria Aloiova, docente e architetto, spiega come l'architettura e l'urbanistica del futuro probabilmente si realizzeranno in uno studio-laboratorio ibrido come quello che ha creato.

A New York un piccolo gruppo di professionisti dell'architettura, accademici, biologi, urbanisti e artisti fa parte di un nuovo tipo di laboratorio-studio a indirizzo formativo, che usa materiali inconsueti nella tradizione del progetto: materiale biologico, compresi tessuti viventi, batteri, alberi e funghi. ONE Lab School for Urban Ecology (Laboratorio unificato di Ecologia urbana), creato nel 2009 dall'architetto Maria Aiolova, ha sede nell'edificio collettivo del MEx, il Metropolitan Exchange di Brooklyn, e comprende laboratori di biologia di sintesi, urbanistica biomimetica, programmazione parametrica e uso di organismi per la coltivazione strutturale. L'iniziativa di cooperazione—una specie di bio-Bauhaus in nuce—intende unificare più prospettive e più obiettivi sfruttando le competenze dei collaboratori di varie organizzazioni che si dedicano alla formazione e all'ecologia, tra cui Terreform ONE, Genspace, Il MIT Media Lab, la Columbia University e la Scuola di silvicoltura di Yale. Il programma, benché attivo da un tempo relativamente recente, promuove la collaborazione tra le discipline del progetto e le scienze biologiche, e promette di far nascere il genere di prospettive e di innovazioni non ortodosse di cui c'è urgente necessità nell'èra delle crisi climatiche e della scarsità di risorse naturali. Il programma inoltre offre ai non specialisti un'occasione nuova di contribuire alla ricerca scientifica e di sperimentare strategie di progetto nuove ed ecologiche, e dà modo al progetto di espandersi in territori inesplorati.
In alto: Mycoform Building Block, ottenuto dalla miceli dei funghi Reishi, racchiusi in fogli di alluminio riciclato e compresso per forza, qui come componente edificio potenziale. Sopra: Mycoform Building Block, ottenuto dalla miceli dei funghi Reishi, racchiusi in fogli di alluminio riciclato e compresso per forza.
In alto: Mycoform Building Block, ottenuto dalla miceli dei funghi Reishi, racchiusi in fogli di alluminio riciclato e compresso per forza, qui come componente edificio potenziale. Sopra: Mycoform Building Block, ottenuto dalla miceli dei funghi Reishi, racchiusi in fogli di alluminio riciclato e compresso per forza.
William Myers: Come è nata l'idea di ONE Lab e come è iniziata l'attività?
Maria Aiolova: ONE Lab è stato fondato come gruppo indipendente senza fini di lucro per occuparsi di ricerca e di formazione in una sintesi di progetto e tecnologia. È iniziato come un gruppo ristretto di giovani architetti, ingegneri, biologi, ecologi, esperti di robotica, designer, specialisti di agricoltura urbana, fisici e artisti multimediali, tutti in cerca di alternative alle forme tradizionali di insegnamento e di prassi professionale. Tra loro c'erano anche Mitchell Joachim, Oliver Medesi, Ellen Jorgensen, Alex Felson e Vito Acconci. Tramite l'interazione abbiamo scoperto la necessità di un terreno pedagogico interdisciplinare, in cui gli studenti potessero liberamente fare domande, discutere, realizzare esperimenti e intraprendere azioni dagli effetti positivi per la comunità mondiale.
La forma familiare del New Museum of Contemporary Art di New York, progettato da Sejima + Nishizawa / SANAA, qui re-immaginata, costruita con blocchi di funghi.
La forma familiare del New Museum of Contemporary Art di New York, progettato da Sejima + Nishizawa / SANAA, qui re-immaginata, costruita con blocchi di funghi.
In che modo la prospettiva pedagogica di ONE Lab è differente da quella di altri studi e laboratori di progettazione?
ONE Lab rappresenta un canale di ricerca progettuale nuovo, in cui gli studenti usano attivamente gli strumenti e le tecnologie delle scienze biologiche. D'estate, nel corso di qualche settimana, i partecipanti apprendono le nozioni fondamentali della biotecnologia, compresa l'ingegneria genetica, la coltura dei tessuti e la clonazione; come coltivare materiali destinati al progetto, compresi alberi, piante e funghi; e si accostano alla programmazione informatica e ai modelli di coltivazione controllata. Gli studenti hanno a disposizione un laboratorio di biologia e hanno accesso ad apparecchiature e competenze specialistiche. Cosa più importante, creiamo una zona di conoscenza spiccatamente interdisciplinare per favorire la libera interazione e lo scambio reciproco delle idee.
Traiamo beneficio dall'ispirazione dell'energia e del cameratismo degli spazi che condividiamo
Primo piano l'immagine di miceli, la parte vegetativa di un fungo, che può essere indurito in forme rigide ed è potenzialmente utilizzabile per la costruzione di componenti.
Primo piano l'immagine di miceli, la parte vegetativa di un fungo, che può essere indurito in forme rigide ed è potenzialmente utilizzabile per la costruzione di componenti.
Che tipo di studenti viene attratto dal programma e che tipo di progetti ne è uscito?
I membri di ONE Lab vanno dagli studenti di design, scienza e arte a professionisti giovani o in carriera di tutto il mondo. Sono attirati dalla possibilità di sperimentare liberamente e di spezzare il recinto delle rispettive istituzioni accademiche o situazioni professionali. Ai corsisti si chiede di ripensare che cosa ci sia di salubre nella città, sia nella sua forma sia nella sua vita. I progetti elaborati vanno dalle fattorie urbane mobili, ai muri portanti costituiti da alberi vivi e micelio, alle celle di fitorigenerazione per il filtraggio delle acque grigie e nere, e alle vernici a base di batteri fosforescenti. Un gruppo di studenti ha fondato una sua organizzazione senza scopo di lucro che lavora con gli abitanti della zona centrale di Chicago, insegnando loro a costruire fattorie mobili e a concentrare la luce solare. Eduardo Mayoral, uno dei partecipanti, quest'anno ha vinto il premio Holcim Next Generation con il suo progetto Bioluminescent Devices for Zero-Electricity Lighting (Apparecchiature bioluminescenti per l'illuminazione a elettricità zero), nato nel nostro laboratorio con la supervisione di Oliver Medvedik.
Maria Aiolova.
Maria Aiolova.
Secondo te in un prossimo futuro si chiederà agli studenti di architettura di studiare biologia o biologia di sintesi? E, in caso affermativo, da che cosa dipende questa evoluzione?
Credo di sì, ma ci vorrà un po' di tempo. Le scuole d'architettura devono rispettare i requisiti del NAAB (il National Architectural Accrediting Board, l'organismo che negli Stati Uniti garantisce la qualità della formazione dei professionisti dell'architettura), che sono lenti a cambiare e a cambiare rotta. Lo studio della biologia e della biologia di sintesi, d'altra parte, sta facendo passi da gigante essenziali nel colmare il dislivello tra progettisti e mondo naturale. Offre anche nuove occasioni e soluzioni creative in abbondanza all'attuale crisi dell'ambiente. Scuole indipendenti come ONE Lab hanno la capacità di dar corpo a un curriculum comprendente la biotecnologia che ci permette di affrontare i problemi significativi del nostro tempo e ci spalanca le possibilità dell'autosostentamento, della crescita organica e del cambiamento permanente.
Dr. Oliver Medvedik (a sinistra) con gli studenti nello spazio di laboratorio condivise utilizzate da ONE Lab studenti.
Dr. Oliver Medvedik (a sinistra) con gli studenti nello spazio di laboratorio condivise utilizzate da ONE Lab studenti.
In che modo, secondo te, il fatto che la sede delle attività sia l'edificio del MEx influisce sui contenuti e sull'esperienza del laboratorio da parte degli studenti?
L'idea di ONE Lab è nata tutta nell'edificio del Metropolitan Exchange, che comprende un'immensa diversità di raggruppamenti di società e di individui, ma abbiamo in comune la creatività, la fattività e la professionalità. Traiamo beneficio dall'ispirazione dell'energia e del cameratismo degli spazi che condividiamo. Terreform ONE è stato il primo studio d'architettura a costruire un laboratorio di biologia che si è trasformato in un'infrastruttura formativa in collaborazione con Genspace, altro laboratorio senza fini di lucro dedito ad ampliare l'accesso alla biotecnologia. Per i corsisti di ONE Lab l'attività di laboratorio in questo contesto è impagabile. E per di più non dobbiamo mai andar lontano per trovare docenti: quest'estate oltre la metà dei nostri insegnanti provenivano da organizzazioni del MEx.
Blocchi di costruzione funghi sarebbe facile da coltivare, in quanto richiedono solo sottoprodotti dell'agricoltura, 80F temperature e umidità.
Blocchi di costruzione funghi sarebbe facile da coltivare, in quanto richiedono solo sottoprodotti dell'agricoltura, 80F temperature e umidità.
Se esistesse un unico elemento della forma urbana di New York che tu potessi cambiare all'istante e per sempre, quale sarebbe, e perché?
New York è una città acquatica. Mi piacerebbe vedere l'acqua e il litorale di New York diventare uno spazio pubblico realmente interessante, integrato con la produzione energetica, la depurazione delle acque e la creazione di luoghi d'abitazione. L'estate scorsa abbiamo bandito un concorso, Water as the Sixth Borough (L'acqua come sesta area urbana), dedicato a New York e alle sue vie d'acqua, che concentrava l'attenzione sullo spazio per il tempo libero, sul trasporto pubblico, sull'industria locale e sull'ambiente originale della città. Insomma, se fossi re per un giorno aprirei al pubblico tutti i mille chilometri di litorale, creerei una barriera permeabile e realizzerei alcuni dei progetti vincitori.
ONE Prize vincitore: <i>Parallel Networks</i> da Ali Jafari Fard e Ghazal. Questo progetto prevede una rivitalizzazione del waterfront di New York, utilizzando una rete flessibile di cialde galleggianti con diverse funzioni, dalla produzione di energia e l'habitat marino creazione di ricreazione. ONE Prize sfidato architetti e progettisti a ripensare waterfront New York City come il Borough 6.
ONE Prize vincitore: Parallel Networks da Ali Jafari Fard e Ghazal. Questo progetto prevede una rivitalizzazione del waterfront di New York, utilizzando una rete flessibile di cialde galleggianti con diverse funzioni, dalla produzione di energia e l'habitat marino creazione di ricreazione. ONE Prize sfidato architetti e progettisti a ripensare waterfront New York City come il Borough 6.
A parte ONE Lab, a quali progetti ti stai dedicando, ora e nel prossimo futuro?
Stiamo lavorando per trasformare ONE Lab in corso annuale e riconosciuto. Stiamo valutando se farlo autonomamente oppure insieme con un'istituzione accademica ufficiale. Stiamo anche lavorando a un progetto per i cantieri della Marina di Brooklyn che si chiama Super Dock. Adottando i principi dell'ecologia industriale proponiamo che i bacini di carenaggio sottoutilizzati diventino spazi destinati a impianti produttivi e a incubatori, contribuendo a risolvere i problemi dei bisogni della comunità, del pubblico accesso, dello smaltimento delle acque meteoriche, del filtraggio delle acque e dell'innalzamento del livello del mare.
Wiliiam Myers insegna e scrive di storia del design e dell'architettura. Il suo prossimo libro, Bio-Design, sarà pubblicato nel 2012 da Thames & Hudson.

Maria Aiolova, architetto e urbanista di New York, ha fondato insieme con Mitchell Joachim Terreform ONE e Planetary ONE, ed è direttrice della ONE Lab School for Urban Ecology e dello ONE Prize Design and Science Award. In seguito ha insegnato al Pratt institute, alla Graduate School of Architecture and Urban Design e alla Parsons the New School for Design. Ha ottenuto il Viktor J. Papanek Social Design Award e lo Zumtobel Group Award for Sustainability and Humanity. Si è laureata in Architettura all'Università di Harvard, dopo aver studiato al Wentoworth Institute of Technology ed essersi laureata in Ingegneria alla Technische Universität di Vienna e a Sofia.

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