Milano e moda. Un binomio che suona ovvio, quasi che fossero sinonimi. Ma cosa succede se aggiungi Design Week? Per anni poco o niente, in realtà. Perché la moda al fuorisalone era una presenza esterna, poco tangibile, che si inseriva nel circo del design con le collezioni casa dei marchi con una declinazione home - Armani, Versace, pochi altri. Il palco offerto dai diversi distretti della Design Week era animato dalle potenti mostre di brand non milanesi e lontani dal sistema dell'arredamento, ma non della moda: per anni hanno avuto una presenza di primo piano le case automobilistiche, capaci di investire portentosi budget sulla kermesse milanese, con qualche incursione magari dele mondo tecnologico. La moda stava a guardare, salvo qualche rara eccezione, come gli Objet Nomades di Louis Vuitton, quest'anno paradossalmente assenti da Milano.

Ma le cose cambiano e oramai i brand del fashion si affacciano alla design week con esposizioni e installazioni sempre più attese e imprescindibili. Un grande cartellone pubblicizza la presenza di Ugg, il brand di stivali non proprio amatissimi dai fashionistas milanesi, che esordisce al Fuorisalone con una sala da Capsule allo Spazio Maiocchi, dove il prodotto è elegantemente omesso (per fortuna, dirà qualcuno). Il brand calzaturiero veneto Marsell, che ha recentemente inaugurato il suo primo showroom nel Quadrilatero e da sempre si muove in territori contigui con arte e design, accoglie come ogni anno una delle più belle installazioni della Design Week nella sua sede in zona Porta Romana, creata dallo studio tedesco Gonzalez Haase.

Bottega Veneta trasforma una occasione (il brand ha impiegato lo stool LC14 di Le Corbusier come arredo in una sfilata) in una installazione in uno spazio di cui sentiremo ancora parlare; i "cugini" di Gucci (è sempre gruppo Kering) rileggono nel "loro" rosso alcune icone non scontate del design italiano (Aulenti, Vigo, Bellini e altri) e Saint Laurent torna al Gio Ponti designer con una collezione di piatti. Loewe costruisce una delle installazioni più eleganti della settimana meneghina dedicata al progetto, mentre la moda si inizia a infiltrare anche ad Alcova. Sunnei collabora con CC-Tapis e Msgm tira la volata alla Design Week con una grande festa (indovina?) in Triennale - Triennale dove la mostra di Mendini porta il marchio della Fondazione Cartier (per curiosità, Saint Laurent al piano terra è il brand dietro la grande mostra di Jurgen Teller). Senza dimenticare Pino Pascali in Fondazione Prada, una delle mostre non di design più viste della Design Week...

L'unica certezza? Ne vedremo sempre di più. E non solo perché moda e Milano fanno rima. Ma il sistema del fashion ha probabilmente capito che attraverso il Fuorisalone raggiunge il pubblico in maniera più immediata e democratica che passando dal circolo ristrettissimo di influencer, giornalisti e quant'altri che seguono le Fashion Week. Di converso, di influencer della moda durante questa Fashion Week ne abbiamo visti sempre di più anche negli showroom del design. E al Salone. Ma questa è tutta un'altra storia.

Immagine di apertura: Gucci, design Ancora. Foto Daniele Ratti