Comincia nel caveau e prosegue al piano terra dell’ex sede del Credito Italiano, la mostra che omaggia 50 anni della Collezione Cassina iMaestri. Con un allestimento dominato da luci rosse – il colore di Cassina – dal sapore industriale, l’art director Patricia Urquiola e la curatrice Federica Sala hanno selezionato schizzi, fotografie, prototipi ed edizioni limitate per riassumere il processo di ricerca filologica e di collaborazione con le fondazioni e gli eredi, che sta dietro la riedizione del design dei più importanti architetti del Moderno. I pezzi da non perdere? La radio in cristallo disegnata da Franco Albini nel 1938 completamente disassemblata e il prototipo della lampada Galaxy del 1949, progetto di Charles e Ray Eames che sarà messa in produzione il prossimo anno. 
E.S

Dopo aver esplorato il legno, il vetro e la plastica, quest’anno Alessi ha pensato fosse il momento di ricordarsi che in fondo sono ‘metallari’ nel profondo, dato che la lavorazione del metallo è all’origine del suo laboratorio. La location per la messa in scena di Ars Metallica è il cortile di Palazzo Borromeo d’Adda, in pieno centro, dove altissime tende argento sono il sipario di stanze allestite con nuovi progetti di Philippe Starck, Virgil Abloh e persino Salvador Dalí in edizione limitata. Una menzione speciale la merita la collettiva del nuovo brand Il Tornitore Matto, guidato da Alberto Alessi e coordinato da Giulio Iacchetti, che si basa sul tornio e coinvolge un gruppo multigenerazionale di creativi internazionali.
L.M.

Tra le tante, tantissime installazioni del Fuorisalone che mettono le piante al centro della scena, scegliamo per l’originalità quella dell’azienda di macchine da giardinaggio Stiga. In una serra appositamente costruita, grazie a un sistema di elettrodi, è letteralmente possibile fare suonare le piante mediante appositi pad. L’installazione si apre alla città con i Garden Guru di Matteo Cibic, che il progettista definisce come “orologi di strada che raccontano il tempo della natura”. Per Cibic, che è partito da una rilettura di Jeremy Rifkin, entrare in contatto con la natura è essenziale per riappropriarci del tempo. In questi giorni concitati, le sue installazioni sono lì apposta per ricordarcelo. 
A.S.

Un tuffo nella storia del design italiano, cresciuto nel cuore della Brianza tra artigiani e imprenditori appassionati che avevano vivevano ancora nell’onda dell'energia del boom economico. E' quello che offre la mostra su Gianfranco Frattini ospitata nelle sale affrescate di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, a una ventina di minuti da Milano. Aperta dal 14 aprile al 14 maggio, presenta la nutrita produzione del designer italiano suddivisa per tipologie: opere originali tratte dagli archivi di collezionisti, riedizioni e nuove sperimentazioni, oltre a una selezione di schizzi originali e disegni di alcuni progetti architettonici, grazie alla collaborazione con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma e con il Politecnico di Milano. 
L.M.

Prendi uno dei comparti più innovativi, radicali e (perché no?) originali del comparto di progettazione di Nike e presentalo come se fosse un laboratorio di panetteria. Anzi di panettoni. Tutto questo a due passi da un luogo simbolo del Fuorisalone, ovvero la sede del primo Alcova (ora c’è il cantiere di nuove palazzine). Ispa sta per improvvisare, frugare, proteggere e adattarsi: un approccio progettuale raccontato in tre stanze, tra suggestione di materiali (le alghe!) e di tecnologie, stampa 3D e scarpe che si trasformano in ruote di skate, dove tutto si trasforma, cambia, si ricicla e si riadatta. Nike arriva tardi nella settimana del Fuorisalone ma si fa sentire. E per chi vuole approfondire ci sono anche i workshop.