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Design per il presente e il futuro, dalla più grande fiera tech d’Europa
L’aria che respiriamo a casa
La stagione dei lockdown a raffica sembra essere finalmente solo un ricordo, ma quel periodo ha fatto emergere una serie di temi e problematiche che ora sono parte della nostra vita quotidiana. Tra di loro la purificazione dell’aria negli spazi indoor, che sia a casa o anche in ufficio. L’idea di un tavolino con purificatore d’aria integrato non è nuova, vedi per esempio lo Starkvind di Ikea. LG torna sul tema a modo suo, e con le sue tecnologie di purificazione, con un arredo che si illumina, ricarica i dispositivi wireless ed è realizzato anche con materiali di scarto, parte della nuova linea tutta orientata al design del brand, LG objet. All’IFA esordisce la collaborazione con il pittore coreano Sunwoo Kim, che firma una linea AeroFurniture varia e colorata, un arredo per la casa millennial che nasconde alla perfezione la funzione di purificazione dell’aria.
LG PuriCare Aero Furniture
Un computer che si piega
Nei primi mesi dell’anno scorso, Lenovo ha lanciato il suo primo ThinkPad foldable: così lo raccontava a Domus Brian Leonard, allievo di Richard Sapper e capo design dell’azienda, che ora lo presenta aggiornato. Nel concetto, è cambiato radicalmente: prima era formato quaderno – un oggetto molto personale –, poteva essere utilizzato come minicomputer per poi dispiegarsi in uno schermo da 13 pollici. Ora si allarga a 16” ma perde qualcosa in agilità e portabilità, anche a causa dello stand non più integrato, ma da portare agganciato: il risultato, insieme alla tastiera, che si ripiega tra i due lembi di schermo, è un consistente tramezzino tech. “Dalle nostre ricerche abbiamo visto che gli utenti preferiscono un dispositivo di questo formato”, spiega il product manager Nate Reaves a Domus, “Con una tastiera full size che ora ha anche l’iconico punto rosso Thinkpad, un trackpad più grande e uno schermo da 12 pollici quando usi il dispositivo in formato notebook”. Interessante anche la modalità verticale, che piacerà a chi scrive tanto – “l’abbiamo pensato per chi scrive codice”, conclude Reaves.
Lenovo X1 Fold 16”
… e l’altro computer che si piega
La risposta di Asus è un computer dentro a uno schermo pieghevole Oled da 17,3 pollici, che si piega per creare un notebook da 12,5. Gli ingredienti sono sempre quelli: una tastiera magnetica che riposa all’interno del computer quando ripiegato e si poggia su un tavolo all’occorrenza, un cavalletto per appoggiare il dispositivo quando è aperto. Qui però è integrato, e forse l’estetica della parte esterna del dispositivo avrebbe meritato un po’ più di attenzione o semplificazione. I notebook pieghevoli sono dispositivi per pochi – costano più di 3000 euro. Certo, sono affascinanti e possono risultare comodissimi, ma non soddisfano nessuna reale necessità. Tutto fa pensare che la curva di diffusione non sarà più rapida di quella dello smartphone pieghevole (cioè lenta, ma comunque in crescita).
Asus Zenbook 17 Fold Oled
E se tuo figlio avesse i pedali?
L'anno scorso Berlino ha approvato l'estensione del network di piste ciclabili della città: alla fine dei lavori, saranno 3000 chilometri in totale. E ci sarà anche una corsia veloce di 38 chilometri che attraverserà la città longitudinalmente. In una delle città europee più attente alla trasformazione della mobilità, è quasi un controsenso che a IFA di mobilità di veda così poco. Del resto, oramai ci sono fiere di settore specializzate. Tra le poche cose interessanti, una bici progettata per l'Africa (resistente e con una grande batteria), e la e-bike per bambini di Nilox. Che è più una minimoto, visto che non ha i pedali. “Abbiamo scoperto che i bambini di oggi hanno più voglia di pedalare”, spiega il brand.
E-bike bambino Nilox
Piccole serre smart ovunque
Erano una tendenza già in atto prima del Covid. Ora ce ne sono tantissime: parliamo delle micro-serre che permettono di coltivare erbe aromatiche e verdure in casa, con il supporto di funzioni smart che rendono tutto più semplice. Se abiti in Sicilia magari non te ne fai niente, per Berlino sono perfettamente in contesto. L’ammiraglia resta la Grangette, già vista a fine 2011 e portata in fiera da Pininfarina: una vera e propria limousine della coltivazione indoor, con chiusura ermetica per evitare la proliferazione di insetti e un look curatissimo, che la rende uno degli elettrodomestici più belli che puoi mettere oggi in cucina – e costosi, con un prezzo di 24mila euro.
La Grangette
Schermi ovunque
Se non c’è un display, metticelo, e al prossimo giro, fallo più grande e con meno bordi. Se c’è una regola d’oro della tecnologia di consume degli ultimi anni, è questa. Harman ha fatto dunque una mossa che a vederla pare quasi ovvia: ha messo uno schermo sui nuovi auricolari flagship JBL. “Da una ricerca abbiamo scoperto che i consumatori preferiscono controllare i contenuti sui loro dispositivi dagli auricolari”, spiega a Domus Christian Schluender, SVP e manager design di Harman. Grazie a questa integrazione, continua, si possono fare chiamate e gestire la musica molto più velocemente, fino a sette volte più rapidamente, oltre alla possibilità di impostare sveglie e timer, o banalmente controllare che ora è. “Non è solo un altro gadget, è una innovazione in linea con le necessità degli utenti”, conclude il VP, che sottolinea come con questo dispositivo Harman abbia alzato le aspettative nella fascia di mercato premium, senza effettivamente ritoccarne verso l’alto il prezzo.
JBL Tour Pro 2
Gattini!
L’aeroporto di Bangkok si è recentemente dotato di un robot di sicurezza che gira tra i gate. Sembra un Playmobil gigante montato su un Roomba, ma fa il suo effetto. In realtà, di robot a IFA se ne vedono pochissimi. Neanche cani robot, che eppure andavano forte al Mobile World Congress di Barcellona. Fa eccezione questo gattino artificiale che potrebbe tranquillamente spopolare su Instagram fra qualche mese. Sarà anche per il boom di animali domestici dovuto alla pandemia, ma l’impressione è che il numero di tecnologie per i pets sia in crescita, che si tratti di tracker dedicati per localizzarli in ogni momento o di dispositivi per asciugarli dopo il bagno (ovviamente formato mini-cane da borsa, del resto sono quelli che vanno di moda ora).
Maicat
Pulizia anche in piscina
Lo mostrava già una puntata di Breaking Bad, il robot è già nelle nostre case ed è quello che pulisce a terra (spesso male). Dal nome del produttore più famoso, lo chiamiamo genericamente “il Roomba”. L’azienda americana Airper è specializzata in “roomba” da piscina. Una stranezza, così a prima vista. Oppure il pezzo di un puzzle della nostra casa del futuro, in cui ci sarà un robot per ogni funzione. E noi non faremo più niente e potremo ingrassare davanti alla tv come in Wall-E, come ci raccontava Danny Boyle in una intervista rilasciata quando la pandemia ancora doveva colpire l’Europa.
Aiper Dive E
Ha l’energia solare!
Urbanista è un bel marchio audio dalla Svezia, che l’anno scorso ha trovato una strada inedita, lanciando il primo paio di cuffie che si ricaricano con l’energia solare. Se indossate costantemente, diventa inutile caricarle con il filo. Una svolta notevole, legata al Powerfoyle, una tecnologia unica, di celle solari che possono essere adattate a qualsiasi forma, sviluppata da una azienda sempre svedese, Exeger. Qui a IFA, Urbanista presenta il primo paio di auricolari che si ricarica con l’energia solare, grazie alle celle posizionate sul case: sicuramente fuori formato rispetto a quelli piccolissimi oggi sul mercato. E resta il problema di quando vedrà mai la luce se lo tieni in borsa o in tasca. Ma secondo Exeger la batteria è talmente ridotta che il sistema di ricarica dovrebbe funzionare. E possiamo scommettere che di dispositivi con ricarica autonoma ne vedremo sempre di più – sempre qui a IFA si è rivisto anche il telecomando a ricarica solare di Samsung, per esempio.
Urbanista Phoenix
Come va la pressione?
I dispositivi wearable, e soprattutto gli orologi intelligenti, non sono i nuovi smartphone. Ma sono diventati una centralina del benessere, capaci di indicarci se c’è qualcosa che non va nel nostro sistema circolatorio in maniera sempre più precisa. Qui a IFA, Huawei presenta un orologio che, oltre alle funzioni che diamo quasi per scontato come i programmi di allenamento o l’ECG, misura anche la pressione cardiaca. Con una media di 5 controlli al giorno, la batteria dura quasi una settimana.
Huawei Watch D
Dentro lo schermo
Dimentica che lo schermo sia un accessorio. Con una mossa che inverte i fattori, Samsung ha lanciato un enorme schermo curvo da 55”, dotato di una modalità cockpit che letteralmente incapsula chi lo usa, facendolo diventare una sorta di passeggero. Lo schermo è pensato per il gaming ed è impressionante se usato verticalmente, con la possibilità di disporre finestre su tutta la sua superficie. Di certo, questa relazione che si instaura tra contenuto e fruitore funziona soprattutto per i giochi, che chiedono una costante partecipazione e presenza. Ma non si può escludere che un domani vedremo questo modello adattato per esempio alle postazioni degli uffici, magari integrati nei famigerati pod per sessioni di lavoro ad alto grado di concentrazione e intensità.
Samsung Odyssey Ark
Stampalo a casa
C’è stato un tempo in cui il futuro sembrava passare per le stampanti 3d domestiche. Una in ogni casa per l’autoproduzione di design acquistabili direttamente in rete. E ogni piccola stampante a basso costo riceveva un’ncredibile attenzione. Oggi non è più così, e quella presentata da Anker, brand noto soprattutto per la sua ottima gamma di accessori smartphone, è una mosca bianca all’interno della fiera. Finanziata su Kickstarter, dotata di fotocamera con intelligenza artificiale per il controllo dell’avanzamento dei lavori, capace di tagliare i tempi di stampa del 70% secondo il produttore, e con un prezzo accessibile, potrebbe far tornare a molti la voglia di sperimentare con l’autoproduzione. Sai mai che sia davvero il nostro futuro.
AnkerMake M5
