Il pouf modulare realizzato con mascherine riciclate

Le sembianze ricordano quelle di un iceberg: la seduta in PVC di Tobia Zambotti riflette sulla crisi climatica.

Durante l’ultimo anno ci siamo chiesti più volte che impatto ambientale avessero le mascherine monouso entrate nella quotidianità per fronteggiare la pandemia. La risposta sappiamo non essere positiva. Trattandosi di rifiuto sanitario, infatti, non possono essere riciclate con metodi tradizionali e spesso l’unica via per smaltirle è l’incenerimento.

Tobia Zambotti, Couch-19, 2021

Per limitarne lo spreco e sfruttare il potenziale “creativo”, il designer Tobia Zambotti ha progettato Couch-19, un pouf modulare realizzato in PVC e imbottito dalle mascherine raccolte dagli abitanti di Pergine Valsugana e Trento, precedentemente igienizzate con azoto. Il progetto tocca diversi aspetti legati alla crisi climatica: dal riciclo e riutilizzo dei dispositivi al coinvolgimento attivo dei cittadini nella raccolta dei rifiuti, fino alla forma emblematica del pouf che ricorda un iceberg, simbolo del riscaldamento globale.

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