La seduta sospesa di Grcic, rivoluzione d’ufficio ispirata all’amaca

In anteprima per Domus la nuova sedia da ufficio disegnata da Konstantin Grcic per Vitra: la seduta sospesa è agganciata allo schienale con tre sottili corde di acciaio.

Non è eccessivo dire che Citizen, la nuova sedia disegnata da Konstantin Grcic per Vitra, segnerà una piccola rivoluzione nel mondo degli arredi per l’ufficio. Non solo per l’aspetto anticonvenzionale, che asseconda la direzione di ambienti lavorativi sempre più flessibili e informali e la colloca a metà tra una poltrona direzionale e una chaise longue (nella versione con lo schienale alto) o una poltroncina lounge (con schienale basso), adatta quindi anche ad ambiti ben più domestici. La rivoluzione sta anche e soprattutto nel portato d’innovazione tecnica che vede il sedile sospeso su tre cavi in acciaio (in tutto e per tutto simili a corde sottili e robuste) fissati al telaio a sbalzo in tubolare d’acciaio. Il risultato è una seduta libera di muoversi oscillando e moltiplicando il comfort dello schienale imbottito. Il telaio – struttura pura, ridotta ai minimi termini – e gli elementi imbottiti sono separati. Come l’Aeron chair disegnata da Bill Stumpf e Don Chadwick nel 1994 per Herman Miller cominciò a spianare la strada verso nuovi standard ergonomici, anche Citizen si avvia ad aprire un nuovo modo di stare seduti in ufficio.  

Sedia da ufficio Citizen di Konstantin Grcic per Vitra
Sedia da ufficio Citizen di Konstantin Grcic per Vitra

Cosa ti rende felice di un progetto?
Konstantin Grcic: Ciò che mi rende felice è il fatto di creare qualcosa di nuovo. La creazione è il risultato di un viaggio, di un un processo di scoperta, di apprendimento, è il risulato di una sorta di esperienza applicata e di nuova conoscenza. È qualcosa che amo e che mi rende felice. Direi che la felicità è il viaggio. Il giorno, come oggi, in cui un progetto si conclude, mi rende felice, ma sono ancora più felice per tutti gli altri progetti ancora in corso di realizzazione. La felicità vera è il viaggio di un progetto.

Quando ha deciso di diventare designer e perché?
Probabilmente quando avevo 20-21 anni, all’epoca stavo studiando da ebanista, era una cosa che volevo fare, ma non sapevo dove mi avrebbe portato. Mi sono reso conto che realizzare mobili era qualcosa che volevo approfondire. Non tanto nella produzione, ma nella concezione di un arredo in relazione alla produzione industriale. Mi interessava capire come funziona la produzione su scala più grande. È l'età in cui si scoprono improvvisamente molte cose. Mia sorella a quel tempo viveva a Vienna, mentre io vivevo a Londra. A Vienna c’era una grande mostra su Achille Castiglioni, e lei mi ha mandato il catalogo, pensava che mi potesse interessare e credo che proprio qualcosa in quel catalogo abbia fatto scattare qualcosa in me. Ho scoperto una professione che non immaginavo nemmeno. I designer che conoscevo all’epoca erano tutti architetti. Castiglioni, invece,  era un architetto che era diventato un designer. È stato allora che ho deciso di studiare design e di diventare designer.

Sedia da ufficio Citizen di Konstantin Grcic per Vitra
Sedia da ufficio Citizen di Konstantin Grcic per Vitra

Segui una routine nel tuo ufficio?
Abbiamo un sacco di routine. Anzi, con i miei assistenti, abbiamo scritto una specie di manuale di routine, quelle che penso siano importanti per la gestione dell'ufficio. Credo che un insieme di regole conceda maggiore libertà rispetto a non avere nessuna regola. Gestire un ufficio con un certo numero di collaboratori è  piuttosto complesso. Poiché si lavora insieme per creare qualcosa, penso che non si possa lavorare senza avere parametri e limiti. I confini non si nutrono di regole forti. Sono solo routine e non devi pensarci, proprio perché sono routine. Per esempio, tutti cominciamo alle 9, né prima né dopo. Alle sei lasciamo lo studio, né prima, né dopo. Non lavoriamo nei fine settimana. Abbiamo un’ora per la pausa pranzo. Si tratta di regole molto semplici. Comportano però che alle 9 tutti siamo pronti a cominciare. Mi rilassa sapere che certe cose sono impostate.

Cos’è il design per te?
Direi che per me il design è vita. Il design è qualcosa che sente molto profondamente. È una spinta ed è così importante che ne ho davvero bisogno. È la necessitò di stare all’interno di un dibattito, di discutere e sperimentare ogni cosa. È qualcosa che mi fa essere cosciente: o mi urta o mi piace. È tutte queste cose insieme.  

Nome prodotto:
Citizen
Azienda:
Vitra
Designer:
Konstantin Grcic
Versioni:
Citizen Highback, Citizen Lowback
Caratteristiche:
Telaio strutturale a sbalzo in tubolare di acciaio
Anno di produzione:
2020

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