Venturi Automobiles, dalla supercar elettrica al rover lunare

Nello spazio la sfida si gioca sulla mobilità. Per questo, dopo avere disegnato automobili elettriche capaci di performance in condizioni estreme, l’obiettivo del marchio di Gildo Pastor è sviluppare la ricerca sui veicoli spaziali da fornire a Nasa e SpaceX. L’intervista.

Nascere lungo il circuito più famoso del mondo può segnare un destino. Gildo Pastor è cresciuto tra le strade e i grattacieli di Monte Carlo (gran parte opera della sua famiglia, ramo materno), dove fin da giovanissimo il rumore dei motori è stato un sottofondo costante. Così Pastor si mette al volante molto presto: nel 1995 vola in Finlandia e, con una Bugatti EB110, stabilisce il record mondiale di velocità su ghiaccio, ma presto capisce che sarebbe stato più interessante mettere gli altri nelle condizioni per gareggiare.

Quando nel 2001 ha l’occasione di rilevare il marchio francese di automobili Venturi, non ci pensa due volte. “Ho visto un noto marchio francese che purtroppo era in difficoltà finanziarie e cercava un acquirente” spiega Pastor “così ho rilevato il marchio e ho trasferito la sede a Monaco, un luogo dove esisteva già una politica di sviluppo sostenibile. Insomma, era il posto giusto per lavorare su questa visione, sperimentando sui veicoli elettrici già nel 2001”.

Le automobili Venturi non nascono per essere commercializzate, ma negli anni macinano record di velocità nelle zone con le temperature più difficili del pianeta, per capire come poter sviluppare motori e batterie in situazioni estreme. L’interesse di Gildo Pastor è sempre stato finanziare la sperimentazione nel campo della mobilità, ed è per questo che oggi ha trovato nello spazio la sua nuova frontiera. Infatti, è di poche settimane fa la notizia che Venturi è impegnata nella produzione di una nuova generazione di rover lunari. “Abitare lo spazio significa muoversi nello spazio” spiega Pastor “il futuro dell’esplorazione spaziale dipende soprattutto dalla mobilità. Ho pensato che ho sempre voluto progettare veicoli per altri pianeti e questo mi è sembrato il momento giusto per farlo”.

Gildo Pastor. Courtesy © Venturi
Gildo Pastor. Courtesy © Venturi

Ancora una volta si tratta di portare l’elettrico in situazioni estreme, così come era già successo all’inizio del millennio con la Fétish, il primo modello di Venturi Automobiles. “Nel 2004, la Fétish è stata la prima auto elettrica sportiva al mondo” ricorda Pastor “Era costruita interamente in fibra di carbonio, utilizzava la migliore tecnologia dell’epoca, compresa quella aerospaziale. All’alba del nuovo millennio, Venturi ha incanalato tutta la sua esperienza e la sua padronanza della tecnologia d’avanguardia per creare un’auto elettrica davvero eccezionale, che ha definito un’epoca”.

Guidare questo genere di impresa significa lavorare su fronti diversi: progettazione e design, sostenibilità finanziaria, apertura di nuovi mercati. “All’inizio, la cosa più difficile è stata la progettazione, il design, creare un’auto che potesse essere “3 in 1”: piacevole alla vista, potente e con un’autonomia ragionevole” spiega Pastor “La difficoltà era nelle dimensioni e nel peso della batteria. Siamo partiti da questo grande vincolo e abbiamo progettato le auto di conseguenza”.

  

Così sono arrivati i record. “Abbiamo partecipato a diverse sfide per testare e mostrare il potenziale sostenibile dell’energia elettrica. Per esempio, la “Shanghai to Paris", la “Mission Africa” oppure la “Antarctica”, una gara nella quale il veicolo elettrico doveva avere la capacità di resistere a temperature di -50 °C. Nel 2016, il VBB-3 di Venturi ha stabilito un nuovo record mondiale di 549 km/h sulle saline dello Utah, diventando il veicolo elettrico più veloce al mondo”.

Dopo Fétish, Venturi ha lanciato altre 4 concept car: Astrolab, Eclectic, Volage e America. Tutte automobili adatte anche alla strada, tuttavia mai commercializzate. Il lavoro con il settore commerciale dell’automotive è avvenuto attraverso le partnership, come nel 2007, quando PSA Peugeot Citroën ha scelto Venturi per sviluppare i primi veicoli elettrici: Berlingo e Partner. Sono le partnership strategiche ad interessare l’imprenditore, il sistema più efficace per realizzare progetti complessi.

Venturi Antarctica. Foto Sarah Del Ben
Venturi Antarctica. Foto Sarah Del Ben

“Quello che ho sempre voluto fare è far accadere le cose” dice Pastor “e allo stesso tempo, divertirmi. Un esempio simbolo della mia filosofia degli ultimi 20 anni è Voxan, il nostro marchio di moto elettriche. Da un lato, mi piaceva l’idea di battere i record mondiali di velocità, dall’altro, sapevo che Michelin stava già preparando pneumatici ad alte prestazioni per le future moto sportive elettriche. Così ho offerto loro la possibilità di essere coinvolti nel progetto e di partire con tutti i dati di cui avevano bisogno. Questo è il mio modo di partecipare allo sviluppo della mobilità elettrica. Ma penso anche al progetto Venturi Antarctica, il primo veicolo elettrico per l’esplorazione polare, sul quale ho investito parecchio e che ora è al servizio della comunità scientifica della Stazione Antartica Princess Elisabeth in Antartide, e ne sono molto felice. Sto cercando, al mio livello, di essere utile alla ricerca”.

Dopo aver trascorso vent’anni ad innovare nel campo dei veicoli elettrici e a testarne le performance sulla Terra, è arrivato è il progetto Flex Rover di Venturi Astrolab, società completamente americana della quale Venturi è partner strategico, che ha l’obiettivo di trovare soluzioni di mobilità in grado di affrontare le condizioni ambientali della Luna e di Marte. “L’obiettivo primario di Venturi AstroLab è costruire un rover per le prossime missioni lunari della NASA e di SpaceX” spiega Pastor “Nell’ambito di questa partnership, gli ingegneri di Venturi Monaco, Venturi North America e Venturi Lab stanno sviluppando batterie e materiali che possono resistere e funzionare a temperature estremamente basse, pannelli solari, ruote deformabili, sistemi di controllo e di integrazione tra i fattori umani per i rover planetari. Attraverso i partner strategici oltreoceano, Venturi Astrolab spera di fornire i suoi veicoli alla NASA”.

Il rover lunare “Flex Rover”. Courtesy © Venturi
Il rover lunare “Flex Rover”. Courtesy © Venturi

Naturalmente, quando si parla di spazio, per un investitore non si tratta di solo business, ma emerge sempre una visione che parte dai sogni, dalle ambizioni più personali. “Le attività spaziali di Venturi costano infinitamente di più di quelle delle auto e delle moto, quindi sì, possiamo parlare che in una certa misura stiamo parlando di business in senso tradizionale” dice Gildo Pastor “Ma tutto quello che faccio è guidato dalla passione e dal desiderio di essere utile alle prossime generazioni. Abbiamo molto da scoprire e da imparare dallo studio di altri pianeti. Avevo solo 2 anni quando l’uomo ha messo piede sulla Luna, certo non ricordo esattamente quel momento, ma da quando ho memoria l’avventura spaziale mi ha sempre fatto sognare, nel senso stretto del termine. E ho sempre cercato di trasformare i miei sogni in realtà. Vediamo se è possibile anche questa volta”.

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