Domus 1043 - Febbraio 2020

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La Shepard Ivory Franz Hall II della University of California di Los Angeles, nota anche come Psychology Tower, fu inaugurata nel 1967. L’architettura non è notevole né per il progetto (una griglia strutturale quadrata di calcestruzzo) né per le dimensioni (benché all’epoca fosse l’edificio più alto del campus), ma piuttosto per il suo architetto. Paul Revere Williams fu il primo membro di colore dell’American Institute of Architects e, più tardi, il primo associato di colore. Combatté per superare i pregiudizi dei committenti, in prevalenza bianchi, e a dire il vero ci riuscì benissimo. Progettò in tutta Los Angeles centinaia di edifici, dalle sobrie abitazioni borghesi alle residenze in stile Beaux Arts, dalle strutture civiche moderniste (compreso l’aeroporto di Los Angeles), agli alberghi di Beverly Hills. L’aneddoto più frequente è che avesse imparato a disegnare al contrario per evitare che il committente fosse a disagio sedendosi accanto a lui durante le riunioni. In realtà, nella sua stessa versione, Williams acquisì questa capacità per distogliere l’attenzione dalla sua etnia e indirizzarla invece alla sua impressionante abilità tecnica. Thomas Demand è stato attratto dall’efficienza razionale, modulare della Franz Hall II, che ben si combina alla sua tecnica di ritagliare forme di carta seriali con un plotter digitale per realizzare i suoi modelli. La sottigliezza della costruzione, inoltre, qui entra in risonanza con l’identità dell’edificio: una facciata neutra che cela non solo la complessità biografica di Williams, ma anche il relativo processo di adattamento, anomalo e doloroso. È la prima volta che un’opera di Williams figura sulla copertina di Domus.

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AUTORE
A G Fronzoni Ajmone Giuseppe Alchimia Alessandro Mendini Almòdovar Pedro Alviani Getulio Anonimo Archigram Azuma Kengiro Basilico Gabriele Bass Saul Bayer Herbert Beeke Anthon Bernard Pierre Bernik Jenez Berns Bill Max Boullée Etienne-Louis Brian e Evans Brody Neville Bubbico Mauro Buszewicz Maciej Byrne David Calder Alexander Canova Antonio Carmi Eugenio Caron Sarah Carson David Casali Giorgio Casati Cesare Castelli Clino Castro Lourdes Cerri Pierluigi Chermayeff Ivan Chin Hsiao Christo Ciuti College of Fine Arts Saar Colvin Calum Confalonieri Confalonieri Giulio De Dominicis Gino Depero Fortunato Di Salvatore Nino Dibbets Jan Diens Sari Domus Academy Dorfles Gillo Dumbar Gert Eames Charles Elisava Escola Superior de Disseny Esterson Simon Fancello Salvatore Fazel Ramak Fiume Salvatore Fletcher Alan Fletcher Alan/Pentagram Fontana Lucio Fukuda Shigeo Funi Achille Gambetta Mario Gentili Moreno Gilbert & George Glaser Milton Gnoli Domenico Gottschalk, Fritz Greiman, April Grignani Franco Gruppo 65 Gruppo N Gruppo Ufo Gui Alessandro Hammacher Arno Hardis George Haus-Rukker Holmes John T. Holzer Jenny Igarashi Takenobu Jodice Mimmo Kalman Maira Kato, Ken Kawaguchi Yoichiro Kepes Gyorgy Klee Paul Klein William Kostabi Mark Lambreckt Laurie Latham William Laval Manuel Le Corbusier Loesch Uwe Long Richard Luna Bigas Lupi Italo Mack Heinz Mari Enzo Marini Marino Marotta Gino Martial Raysse Matta-Clark Gordon Mattiacci Eliseo McConnell John/Pentagram Merz Marisa Minkkinen Arno Rafael Miralda Antoni Monguzzi Bruno Monti Paolo Munari Bruno Müller Rolf Negri Newton Helmut Occhiomagico Ohtake Shinro Ott & Stein Paladino Mimmo Palma Urano Panseca Filippo Parcero Tatiana Peret Pfund Roger Piccoli Augusto Pirtle Woody / Pentagram Pistoletto Michelangelo Pizzo Greco Alfredo Pozzi Provinciali Michele Rambow Gunter Ricas Riccardo Rice Rosenquist James Rotella Mimmo Scandola Daniele Schedegger Ernesto Schlemmer Oskar Schneider Thomas / Wired Schulze Andreas Segal George Semenghini Simon Esterson Sims Karl Sottsass Ettore Spuybroek Lars - NOX St. Florian Friedrich Tahara Keiichi Tanaka Ikko The Blue Chemist The Royal College of Art Tibor Tillmans Wolfang Tissi Rosmarie Tony Tovaglia Pino Van Hees Emile Vargas Rafael Veronesi Luigi Vignelli Massimo Warchol Paul Webb Boyd Wolf Henry Woods Lebbeus Works Zush