Una smart city da 37 miliardi di dollari in Thailandia

Il governo tailandese sta pianificando un’importante investimento per la costruzione di una nuova città nei pressi di Bangkok, con un focus dedicato all’ottimizzazione dell’esperienza urbana attraverso la tecnologia.

Nei pressi di Bangkok, la Thailandia sta pianificando la costruzione di una nuova smart city in un polo industriale, una fiorente zona del paese che sta attirando negli ultimi anni miliardi di dollari di investimenti da parte di aziende mondiali del settore automobilistico, robotico, sanitario e logistico. Si tratta di un piano generale per la costruzione della città nel sottodistretto di Huai Yai della provincia di Chonburi, a circa 160 chilometri a sud-est di Bangkok, approvato recentemente da una commissione presieduta direttamente dal Primo Ministro Prayuth Chan-Ocha. L’ancora anonima città si estenderà secondo i piani su una superficie di circa 2.340 ettari di terreno e costerà 37 miliardi di dollari.

King power Mahanakhon Skyscraper, Bangkok, Thailand. Foto Waranont (Joe), via Unplash

Il progetto comprenderà cinque centri d’affari affittabili dalle aziende con sede vicina, un centro finanziario e aree per la medicina di precisione, la ricerca e lo sviluppo internazionali e le industrie del futuro come l’energia pulita e la tecnologia 5G. In aggiunta, vi sarà anche un nuovo quartiere residenziale, progettato per ospitare 350.000 persone entro il 2032 e dove i residenti saranno per lo più impiegati nell’area industriale.

Legato a questo masterplan, il governo tailandese ha promosso il Corridoio Economico Orientale, un progetto di sviluppo i cui obiettivi includono l’urbanizzazione, la promozione di industrie avanzate e lo sviluppo infrastrutturale. Un piano, in sintesi, agli antipodi dalla recente vicenda emersa a Toronto per il disegno di Quayside, originariamente pensato per essere un quartiere smart e arresosi per la sfiducia generale dei residenti sempre più dubbiosi sulla sicurezza della propria privacy. Nonostante questo momento di arresto nei paesi di matrice culturale occidentale, la capacità di ottimizzare l’esperienza urbana con la tecnologia, continua ad avere l’approvazione e una sostanziosa crescita di investimenti altrove, dove però la parola sulla questione sembra essere più in mano alle aziende che agli stessi abitanti.

Immagine di apertura: Sukhumvit Road, Thailand. Foto Andreas Brücker, via Unsplash.

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