Viaggio metropolitano su una ferrovia sopraelevata nella capitale della provincia di Hubei

A bordo della metropolitana sopraelevata di Wuhan, in Cina, il fotografo Alessandro Zanoni ha ritratto un paesaggio infinito, fatto di cemento e grattacieli appartentemente vuoti.

Wuhan Boulevard è un invito a viaggiare attraverso una città in trasformazione, dove il tempo pare essersi fermato. Un viaggio metropolitano su una ferrovia sopraelevata nella capitale della provincia di Hubei, sulle sponde dal Fiume Azzurro: Wuhan. Consapevolmente o inconsapevolmente, deliberatamente o senza pensarci, l’interesse su una specifica modalità di trasporto è qui di particolare interesse. Grazie soprattutto al suo porto Wuhan è infatti un importante centro logistico che collega le province chiave della Cina. Tuttavia i soliti paesaggi acquosi che circondano la città non sono il punto focale di questo viaggio visivo.

Wuhan Boulevard è in realtà il nome di una fermata della linea metropolitana 1 che Zanoni ha scelto per viaggiare sopra la città. Immediatamente colpito da questa denominazione, l’artista lo fa suo, stuzzicato nella fantasia dai famosi viali occidentali, come il Sunset Boulevard di Los Angeles, leggendario percorso verso la fama e il successo. Ma qui il glamour e la vivacità si sono trasformati in un ambiente urbano piuttosto inquietante e abbandonato. Qui ci imbarchiamo su un treno che porta a un paesaggio infinito, fatto di cemento e grattacieli apparentemente vuoti, una strada senza fine verso l’incessante urbanizzazione.

Img.15 Alessandro Zanoni, Wuhan Boulevard
Alessandro Zanoni, Wuhan Boulevard

Wuhan Boulevard coglie dei non luoghi, in altre parole spazi transitori che si suppone debbano essere attraversati. In veste di commento sociale, la serie rivisita la nozione di città non qualificata, ci permette di guardare oltre i giganteschi pannelli pubblicitari, svelando una città sognata che lotta per essere completata, una città fatta di grattacieli nuovi di zecca che convivono con vecchie abitazioni sgretolate, una città costruita per accogliere più abitanti mentre ne esclude altri. Wuhan è la città più popolosa della Cina centrale ma sembra che i suoi abitanti siano stati scartati da queste fotografie. Dove sono le persone? Solo un vagabondo qua e là o alcuni panni appesi alle finestre testimoniano la presenza umana. E ancora, cosa rimane delle loro case? Sono in costruzione o sono state abbattute? Le immagini di Zanoni mostrano un’ansia riguardo l’urbanizzazione. Un senso di disumanizzazione, di alienazione, mentre allo stesso tempo si intensifica il tentativo di migliorare questi non-luoghi.

Img.16 Alessandro Zanoni, Wuhan Boulevard
Alessandro Zanoni, Wuhan Boulevard

Zanoni non solo documenta ciò di cui sono fatte le metropoli cinesi contemporanee. Egli abbraccia il ruolo del flâneur urbano esplorando i modi con cui gli abitanti possono muoversi, o sono a impediti a farlo, nel loro stesso ambiente. Zanoni si arrampica sulle colline di terra, taglia attraverso i cumuli dei rifiuti, aggirandosi tra le aree di costruzione il cui accesso è proibito, guardando dall'alto della ferrovia sopraelevata. Come tentativo di dipingere una città in movimento popolata da persone in movimento, queste fotografie rafforzano il fatto che le vie sono alternativamente aperte e ostruite. In sintesi Wuhan Boulevard intreccia le nozioni di ordine e disordine, di speranza e disillusione, i resti del passato con un futuro incerto. Immortala uno scorcio della vita urbana cinese come l’attimo raccolto da un treno in corsa.

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