“If It’s Too Long – Make It Longer” al MAK

La mostra al MAK di Vienna dell’artista tedesco, esploratore dei media contemporanei, sviluppa una narrazione attorno all’interazione tra comunicazione, individuo e società.

“If It’s Too Long – Make It Longer” è il nome della mostra monografica dedicata a Thomas Bayrle al MAK di Vienna. Il disegnatore, grafico, pittore e scultore tedesco – esploratore dei media contemporanei – sviluppa una narrazione attorno all’interazione tra comunicazione, individuo e società. Tessitura, interconnessione, ripetizione e serialità sono i principi attorno a cui ruota l’opera di Bayrle. Ha studiato come designer e tessitore prima di studiare grafica commerciale e per la stampa. Nella sua produzione artistica troviamo sistematicamente
il suo fascino verso i macchinari contemporanei.

Thomas Bayrle, <i>Ascension</i>, 1988. Collage di foto su carta, tela; Collezione privata, Vienna. Foto Wolfgang Günzel © Bildrecht, Vienna, 2017
Thomas Bayrle, <i>$</i>, 1980. Cartone, macchine in miniatura. Collezione privata. Foto Wolfgang Günzel © Bildrecht, Vienna, 2017
Thomas Bayrle, <i>Applesauce</i>, 1973, litografia su carta. Courtesy l’artista, foto Wolfgang Günzel. © Bildrecht, Vienna, 2017
Thomas Bayrle, <i>Potato Counters</i>, 1968. Variazione con pianta, seta su carta colorata. Courtesy l’artista, foto Wolfgang Günzel, © Bildrecht, Vienna, 2017
Thomas Bayrle, tessitura dopo un progetto di Thomas Bayrle ad Aubusson (dettaglio), 2017. Foto © MAK / Bärbel Vischer
Thomas Bayrle, <i>Gothic Daub</i>, 1980, olio su tela. Collezione privata, Vienna, foto Wolfgang Günzel © Bildrecht, Vienna, 2017
Thomas Bayrle, <i>Eurocheque</i>, 1973, serigrafia su carta. Courtesy l’artista, photo Wolfgang Günzel © Bildrecht, Vienna, 2017
Thomas Bayrle, <i>Verdun (Totentanz)</i>, 1987. xilografia su tela; Collezione privata. Foto Wolfgang Günzel © Bildrecht, Vienna, 2017

Utilizzando le metafore di tintura, tessitura e programmazione, esplora l’ambivalenza di arte, artigianato e industria, generando forme caleidoscopice e ornamenti di massa. Influenzato dalla op art e dalla pop art, Bayle è stato uno dei primi a coniugare tecniche manuali e arte gerata digitalmente. I suoi soggetti derivano da opere su carta, fotografie, collage e oggetti quotidiani e da contesti politici. Nell’interazione delle loro componenti le sue “superforme” – collage fatti da un numero infinito di miniature – producono micro e macrocosmi.
A causa della riproduzione di “cellule”, immagini e forme ornamentali,
i suoi lavori posso essere letti come dichiarazioni sulle masse e sulla produzione seriale.

  • Thomas Bayrle
  • If It’s Too Long – Make It Longer
  • 25 ottobre 2017 – 2 aprile 2018
  • Nicolaus Schafhausen, Bärbel Vischer
  • MAK
  • Stubenring 5, Vienna