Le tendenze contemporanee dell'arte e della creatività legata all'immagine passano anche per il fumetto. Ne è consapevole il Museo d'Arte Contemporanea di Lione che da vent'anni almeno ha aperto le sue porte alla "nona arte" e che, dal 13 febbraio al 19 aprile, riunisce le tavole di cinque artisti: Stephane Blanquet, Francis Masse, Joost Swarte, Gilbert Shelton e Chris Ware. Diversi per nazionalità e formazione, tutti si sono ritrovati nel territorio comune del fumetto, uno dei generi narrativi privilegiati della nostra epoca.

"Quintet" è dunque un'esposizione dedicata a cinque artisti, al loro universo iconografico e ai loro lavori più recenti. Comune denominatore, l'interesse verso media diversi, la voglia di sperimentare e di confrontarsi con diverse forme d'arte. Stéphane Blanquet, fumettista francese molto apprezzato e tradotto negli Stati Uniti, è stato invitato a creare uno spazio fatto di disegni, dipinti, murali, fotografie e ombre cinesi. Francis Masse propone un insieme di sculture (dagli anni Ottanta è la sua attività principale) che dialogano con un centinaio di tavole illustrate. I due autori statunitensi in mostra, Gilbert Shelton e Chris Ware, portano a Lione il loro raffinato universo grafico e illustrato. Mentre infine Joost Swarte, l'esteta olandese (come l'ha definito il critico Florence Cestac), designer, architetto, grafico introduce i visitatori al suo sottile sense of humour, attraverso una dozzina di tavole. ES