"Rompiamo il ghiaccio" è il tema del Calendario Filacorda 2023

Da più di dieci anni Filacorda offre a giovani talenti l’opportunità di affacciarsi professionalmente al mondo della grafica: su Domus le immagini del calendario di quest'anno.

Se prima le bocche erano imbavagliate o nascoste dalle mascherine, ora sorridono e fanno perfino linguacce in libertà nel manifesto disegnato da Daniela Vitale. In quello di Marco Rampogna due linee di diversi colori si intrecciano e si aggrovigliano l’una all’altra quasi a esorcizzare il distanziamento sociale a cui il Covid 19 ci ha per troppo tempo condannati. Maryam Pompeo progetta una forma astratta in cui spiccano due mani che si stringono e forme geometriche che comunque si incastrano l’una nell’altra, mentre Alessia Dorigo usa la silhouette stilizzata di una tuffatrice che si getta nell’acqua per esprimere il desiderio diffuso di tornare a immergerci nel mondo dopo l’isolamento sociale degli scorsi mesi.

“Rompiamo il ghiaccio!”: è questo il bel tema proposto per il Calendario Filacorda 2023.

L’espressione, come è noto, può essere intesa sia nell’accezione di avviare un’opera sia in quella di superare un’iniziale freddezza o disagio. I ragazzi dell’ISIA di Pordenone l’hanno interpretata con grande libertà e originalità, esprimendo nei loro lavori soprattutto la volontà di riappropriarsi del calore e delle emozioni di un contatto diretto con l’altro da sé. Ecco allora che Filippo Sartori si ispira alla Linea di Cavandoli per dare forma grafica all’idea di fare un salto verso la socialità, Carlotta Colombo accosta la metafora del “rompere il giaccio” a quella dell’“attaccare bottone” e Raissa Tic fa un lavoro molto concettuale rappresentando una pagina di parole piatte e monotone spazzate via da lettere dell’alfabeto che rompono regole e norme rigide e ripetitive.

Anche quest’anno, come da più di dieci anni, Filacorda ha offerto ai giovani talenti l’opportunità di affacciarsi professionalmente al mondo della grafica. Non possiamo citarli tutti, ma mai come quest’anno i ragazzi dell’ISIA hanno mostrato di aver saputo cogliere l’opportunità con lavori tutti ugualmente segnati da un calore autentico e da un indiscutibile talento.

di Silvana Annichiarico


01

Filippo Sartori

Gennaio 2023

Sono Filippo Sartori, nato e cresciuto a Udine. Fin da piccolo ho sempre nutrito un profondo interesse per il mondo della progettazione e della meccanica e così, grazie all’aiuto di mio nonno, ho iniziato a lavorare il legno ed i metalli. Ho studiato al liceo scientifico dove ho avuto modo di imparare molto, sia nell’ambito delle materie scentifiche che umanistiche creando, in questo modo, le basi della mia conoscenza. Crescendo mi sono specializzato sempre più nell’ambito della lavorazione dei metalli e attualmente dispongo di un piccolo laboratorio dove ho la possibilità di realizzare i miei progetti. Grazie al corso di Design del prodotto mi sto appassionando sempre più all’aspetto grafico della progettazione, sono affascinato dalla possibilità di poter esprimere un concetto complesso con pochi semplici tratti. Il mio cammino è appena iniziato e la strada per diventare un buon graphic designer è ancora lunga ma sono sicuro che tutto ciò che imparerò sarà utile per il mio percorso lavorativo e per lo sviluppo dei miei progetti.

Concept design
Ho deciso di rappresentare il concetto di “rottura del ghiaccio” interpretandolo come il salto verso la socialità e il cambiamento. I soggetti della composizione sono ripresi dal cartone animato “La Linea” di Osvaldo Cavandoli. Il famoso personaggio, entrato a far parte della cultura popolare italiana, è rappresentato da un unico tratto che, nonostante l'estrema semplicità grafica, non annoia mai lo spettatore per le molteplici vicissitudini in cui si trova coinvolto. Il protagonista del cartone affronta dunque molte avventure e lo fa lamentandosi sempre senza mai guardare al mondo con ottimismo. La mia composizione rappresenta il salto simbolico della Linea verso una nuova visione della realtà e della socialità andando così a “rompere il ghiaccio”.


02

Carlotta Maria Colombo

Febbraio 2023

Sono una studentessa di ventuno anni. Al termine del mio percorso di studi superiori presso l’Istituto Tecnico Turistico “Da Vinci” di Trieste, ho deciso di cambiare vita e città. Mi sono appassionata a Munari e alla sua visione, che ha cambiato il passato ed influenzato i nostri giorni, un approccio che mi ha spinta ad interessarmi maggiormente al Design. Ho deciso di iscrivermi all’ISIA Roma di Pordenone dopo aver valutato una serie di alternative; sono soddisfatta della mia scelta perchè ho la possibilità, non solo di frequentare corsi qualificati, ma anche di elaborare progetti autonomamente e toccare con mano la loro complessità di realizzazione.

Concept design
Per rappresentare graficamente il concetto di “rompere il ghiaccio” ho preso spunto dalla locuzione “attaccare bottone” in quanto rappresenta un modo per sciogliersi ed iniziare a conversare. I bottoni illustrati hanno delle forme diverse per indicare i vari problemi comunicativi che un individuo può incontrare quando parla con altri.


03

Stefano Barni

Marzo 2023

Sono Stefano Barni, ho 20 anni e vengo da Como. Nonostante abbia sempre avuto l’estro creativo, dopo le scuole medie ho intrapreso il percorso di studi del Liceo Classico Alessandro Volta di Como, trascurando in gran parte le mie potenzialità espressive a favore di materie letterarie prevalentemente teoriche. In seguito al diploma ho quindi deciso di rimettermi in gioco e rivalutare una scelta più incline all’ambito artistico, iscrivendomi così all’ISIA di Roma, affascinato dal corso di Design del prodotto industriale e dall’ambiente caloroso e professionale che ho respirato fin dai primi colloqui di ammissione. Nel corso del primo anno di studi le mie previsioni sono state confermate, grazie alla passione per il design, ho potuto apprendere molte nozioni di progetto e sfruttato le opportunità di accrescimento del mio bagaglio culturale, specialmente durante la Pordenone Design Week. Per il futuro mi auguro di continuare a coltivare le mie passioni e legarle sempre più alla sfera lavorativa.

Concept design
Il concept delle mie opere si affianca ad un tipo di arte minimale e il lettering viene utilizzato per veicolare il messaggio “anyway, good to meet you” (comunque, piacere!), esclamazione successiva ad un ipotetico momento di imbarazzo iniziale quando si conosce una persona in grado di stimolare la nostra emotività o i nostri sentimenti.


04

Alessia Tomeo

Aprile 2023

Mi chiamo Alessia Tomeo, ho 21 anni e sono di Cordenons. Alle superiori ho studiato ragioneria con indirizzo informatico, poi ho deciso di intraprendere una strada del tutto diversa. Mi sono avvicinata al mondo del design perché mi ha sempre affascinato, ma anche perché sin da piccola ho mostrato un grande interesse per l’arte e la creatività. Disegnare e dipingere con le tempere è una delle mie più grandi passioni e spero in futuro di continuare ad immergermi nel mondo del design facendolo entrare a far parte della mia vita.

Concept design
La mia idea per il Calendario Filacorda, dal tema “rompere il ghiaccio”, consiste nel rappresentare la timidezza di alcuni individui davanti a tante persone. È noto a tutti che il significato è quello di vincere l’imbarazzo e la freddezza iniziale in un nuovo rapporto. Ho pensato quindi di rappresentare una persona che alza la mano per poter parlare e proporsi per fare una domanda, così da “rompere il ghiaccio” e superare le sue paure.


05

Raissa Tic

Maggio 2023

Mi chiamo Raissa Tič, ho 22 anni, sono nata a Trieste nel 2000. La mia carriera scolastica è iniziata dal liceo artistico di Trieste, per poi intraprendere il corso triennale di design del prodotto di ISIA Roma. Ho scelto di studiare design perchè credo sia la perfetta unione tra arte e tecnologia. La creatività è un aspetto fondamentale nella mia vita e attraverso il design, la posso coniugare alla funzionalità. Studiare in questa facoltà mi ha dato la possibilità di aprire la mente in molte direzioni e mi ha spinto a guardare le cose da un altro punto di vista.

Concept design
Una pagina di lettere monotona e lineare, composta da frasi demoralizzanti che spesso ci imponiamo, viene spazzata via da un personaggio anch’esso composto da lettere, che non ci sta più: vuole urlare al mondo le sue opinioni, le sue idee, senza più essere schiavo della vergogna, dell’imbarazzo e delle convenzioni. Il messaggio che questo manifesto vuole trasmettere è quello di uscire allo scoperto, rompere la monotonia di un pensiero piatto, esporre con forza le proprie idee, senza rimanere nella gabbia dell’insicurezza e della paura di non essere all’altezza.


06

Simone Valvasori

Giugno 2023

Sono nato a Pordenone nel 2001 e attualmente abito tra Conegliano e Pordenone. Ho frequentato i miei studi superiori presso il Liceo Artistico Bruno Munari di Vittorio Veneto, indirizzo design industriale. Dal 2021 sono iscritto al corso di studi presso l’Istituto ISIA Roma Design, sede di Pordenone, e ho terminato il primo anno. Nel tempo libero mi dedico allo sport e alle mie passioni quali musica, cinema, motorsport e a progetti grafici personali.

Concept design
La mia idea si struttura sul contatto visivo anziché su quello fisico e sul gioco di figure geometriche che compongono e danno forma al manifesto. Queste ultime, disposte in modo speculare anche se irregolari, assumono forme rettangolari che variano per altezza e dimensioni, rappresentando degli ostacoli che avanzano e si ritraggono, come in un’altalena di emozioni, in un passaggio nel quale due figure si cercano in lontananza per congiungersi e superare queste barriere che raffigurano emozioni come: ansia, timidezza e incertezza, rappresentate dall’uso di colori differenti. Le due figure sono volutamente concepite con una linea rigida e squadrata ad impersonare un timore ancora presente negli individui prima di conoscersi, appunto, prima di “rompere il ghiaccio”.


07

Fabio Bernardis

Luglio 2023

Sono un ragazzo di 21 anni e sto frequentando l’ISIA Roma Design, dopo aver conseguito la maturità in elettronica all’Istituto Tecnico A. Malignani di Udine. Da sempre il legno è la mia passione, perciò nel 2019 ho voluto mettere a frutto le capacità maturate con una collezione di pezzi realizzati interamente a mano al tornio e li ho raccolti e raccontati in un sito: www.minutidi.com. Ho deciso di intraprendere questo percorso di studi per apprendere le nozioni fornite e tradurle in seguito nell’ambito che più mi appassiona.

Concept design
È sicuramente unanime il parere che questo periodo storico sia caratterizzato dall’estremo utilizzo degli smartphone e dei messaggi sui social come principale metodo di comunicazione e conoscenza. Facendo un rimando al passato, alle lettere scritte con cura a mano libera, l’illustrazione vuol far riflettere su questo concetto. Seppur le dinamiche, i mezzi e le tempistiche siano completamente cambiati, anche al giorno d’oggi si ha la possibilità di “rompere il ghiaccio” e lasciare un solco, una traccia indelebile, così come l’inchiostro steso sui fogli bianchi.


08

Nicolò Armelin

Agosto 2023

Sono Nicolò, ho 20 anni e vivo nel comune di Pasiano di Pordenone. Ho studiato presso l’istituto Tecnico J.F. Kennedy di Pordenone dove mi sono diplomato diventando perito informatico, ora frequento l’ISIA Roma Design con sede a Pordenone. Sono un ragazzo aperto a nuove esperienze per questo amo viaggiare e documentare le mie avventure con foto e video. Inoltre sono interessato alla moda e al design in generale, ed è per questo che ho scelto di intraprendere questo percorso di studi. Una spinta alla mia creatività viene dalla musica, dai film e dalle opere d’arte, che oltre a darmi l’ispirazione, mi regalano momenti di svago. Utilizzo parte del mio tempo libero in attività di volontariato all’interno della comunità, organizzando nel corso dell’anno il Grest parrocchiale durante il quale, per due settimane faccio l’animatore. Questa esperienza mi ha reso più resiliente e determinato a realizzare i miei obiettivi e mi ha dato modo di esprimere la mia creatività fuori dall’ambito scolastico. In futuro, dopo essermi laureato, vorrei trovare lavoro nell’ambito del design mettendo le mie capacità alla prova e al servizio degli altri.

Concept design
La chiave di lettura di questa opera è il “primo passo” necessario per creare una situazione dalle quale poi ne seguiranno delle altre. Infatti la mia interpretazione di “rompere il ghiaccio” è compiere un’azione in una situazione di stallo, la quale, sbloccandosi fa scaturire poi un susseguirsi di eventi, come nel gioco del domino. Per questo motivo ho scelto di rappresentare in maniera molto semplice, ma efficace, una mano che simboleggia il primo passo che spinge i tasselli del domino, i quali rappresentano una situazione potenziale, ma che deve essere cercata mediante il “primo passo”.


09

Daniela Vitale

Settembre 2023

Mi chiamo Daniela Vitale, ho diciannove anni e sono nata a Pordenone. Ho frequentato il Liceo Linguistico M. Grigoletti di Pordenone. Fin da piccola ho sempre avuto la passione per il disegno e per l’arte in generale. Ora frequento all’ISIA Roma il primo anno di Design del Prodotto, presso la sede decentrata di Pordenone. Ho scelto la strada del design perché ho capito fosse il percorso che mi rappresenta di più, nonostante io creda che le lingue straniere rimangano un importante capitolo della mia vita. Nel tempo libero mi piace molto leggere, in particolare mi piacciono i libri fantasy o di fantascienza; sono appassionata anche di film e serie tv. La musica occupa un posto importantissimo nella mia vita: i miei generi preferiti sono il rock e il punk, ma trovo anche la musica classica molto rilassante, soprattutto nei momenti di studio. Negli ultimi anni ho imparato a suonare la chitarra e il pianoforte, proprio perché credo che la musica sia una vera e propria valvola di sfogo, che spesso mi aiuta a superare i momenti più difficili. In generale mi descriverei come una persona solare: inizialmente, tendo a risultare un po’ timida, ma poi, quando mi apro con le persone, divento molto socievole.

Concept design
Per rappresentare al meglio il concetto di “rompere il ghiaccio”, ho pensato di concentrarmi sulla risata, e su come questa possa immediatamente eliminare la tensione di un primo incontro o di un evento importante. L’ispirazione nasce dal poster pubblicitario per il trasporto pubblico londinese ideato da Alan Fletcher nel 1993; le varie bocche, disegnate nel poster, avevano lo scopo di convincere le persone a scegliere di spostarsi in autobus anziché con la propria auto, poiché, in questo modo, era possibile socializzare con il vicino. Allo stesso modo, la mia scelta grafica è volta a suscitare una sensazione di leggerezza e spensieratezza che aiuta a “rompere il ghiaccio”. Per la realizzazione della tavola, sono partita da una tecnica molto semplice, ossia il disegno a mano libera. Questo perché credo che i mezzi elettronici siano sì molto efficaci, ma quelli tradizionali riescono a comunicare un messaggio in maniera più diretta. Ho disegnato dieci tipi diversi di bocche e risate, queste sono state scannerizzate e importate nel computer; in seguito le ho duplicate molte volte e le ho specchiate e ruotate in modi tutti differenti, per creare molteplici scenari e situazioni.


10

Marco Rampogna

Ottobre 2023

Mi chiamo Marco Rampogna, sono nato a Pordenone nel luglio del 2000. Ho frequentato la scuola superiore per geometri, diplomandomi nel 2019. Una grande passione in me è sempre stata la volontà di creare e “riempire spazi vuoti che mi circondano”. Successivamente ho frequentato L’ISIA Roma Design di Pordenone laureandomi in “Design del Prodotto”. Continuamente influenzato dalle mode mi fisso sempre l’obiettivo di lanciare dei messaggi, delle volte reali, alcune altre provocatori. L’unione tra unicità e contaminazione mi fornisce sempre grandi spunti per esprimere la mia personale visione e interpretazione delle cose.

Concept design
“Rompere il ghiaccio” aiuta a formare nuovi tipi di relazioni in modo diretto. In questa illustrazione, gli attori di scena sono due persone sconosciute che camminano in direzioni opposte. Il messaggio positivo sta nella trasformazione di questi due corpi in un fiume di connessioni, colmi di emozioni armoniose che contrastano da quelle spigolose e negative. Usciti dal brutto periodo della pandemia, della chiusura, ho voluto rappresentare con la grafica delle linee danzanti e per questo libere.


11

Maryam Pompeo

Novembre 2023

Classe 1998, dopo il Liceo Artistico ho voluto approfondire l’interesse per le arti visive all'Accademia di Belle Arti di Venezia, non trovando però spazio per la mia creatività. Sono entrata quindi all'ISIA di Pordenone, dove sono ormai prossima al conseguimento della laurea. Qui mi sono appassionata al percorso creativo e mi sono sentita libera di sperimentare. Sono alla continua ricerca di nuovi stimoli per trovare un'inclinazione progettuale ed unestetica che corrispondano alla mia poetica.

Concept design
Tramite lo studio di icone e simboli derivati da forme primitive, è stata sviluppata una composizione sintetica che ospita i concetti primari del tema assegnato, a partire da quello più letterale, ovvero un martello che rompe il ghiaccio, fino ai riferimenti più interpretativi come la socialità, l'abbattimento di barriere interpersonali, l’accoglienza e lo scambio. Gli elementi grafici presentano continuità l’uno con l’altro e vogliono in questo modo sottolineare il concetto di compattezza, unione e connessione. “Rompere il ghiaccio” è anche scioglierlo.


12

Denis Fejzo

Dicembre 2023

Mi chiamo Denis, ho 20 anni e abito a Sacile (PN). Ho concluso gli studi presso l’Istituto Bruno Carniello di Brugnera conseguendo un diploma tecnico di “arredi e forniture d’interni”. Sono un ragazzo socievole e solare. Riesco ad affrontare tutto ciò che la vita mi offre, anche se, a volte, con troppa superficialità, ma devo dire che riesco quasi sempre nel mio intento. Le persone dicono di me che a volte parlo troppo, ma sanno che su di me possono sempre contare. Adoro occupare il mio tempo libero con il lavoro e ritengo che quest’ultimo contribuisca notevolmente ad una crescita personale.

Concept design
Nel manifesto realizzato la chiave di lettura è rompere il ghiaccio attraverso la creazione di nuove idee. Il puzzle rappresenta il “fattore realizzativo”, invece, la lampadina, rappresenta “l’idea”. L’omino che sorregge tutti gli elementi, rappresenta gli sforzi investiti per la realizzazione di qualcosa di nuovo. La testa dell’omino viene composta dal puzzle perché la creazione e l’innovazione sta tutta dentro di noi. Ma perché proprio il puzzle come fattore realizzativo? Ritengo che il puzzle sia un elemento che rappresenta la semplicità e l’innovazione, ma nello stesso tempo la complessità e il desiderio di creare qualcosa di nuovo.


Alessia Dorigo

Copertina

Mi chiamo Alessia Dorigo, sono nata a Treviso e ho vent’anni. Ho frequentato l’Istituto Tecnico A. Palladio di Treviso con indirizzo grafica e comunicazione e ora studio design del prodotto all’ISIA Roma presso la sede di Pordenone. Tra le mie più grandi passioni ci sono la musica, il disegno, i viaggi, la pallavolo e soprattutto il design, in tutte le sue forme. Quest’ultimo interesse nasce fin da bambina, in quanto nella mia famiglia tutti lavorano e fanno parte di questo mondo, siamo tutti “creativi”. Il linguaggio grafico è il mio preferito per comunicare quello che penso, amo progettare perché vedere realizzate le mie idee in qualcosa di concreto mi procura tanta soddisfazione. Mi descriverei una persona determinata, attenta e sognatrice, sempre pronta ad aiutare gli altri, cosa che spero di poter fare in futuro anche attraverso il mio lavoro.

Concept design
La mia interpretazione del tema “rompere il ghiaccio” consiste nel rappresentare un passaggio, un cambiamento di situazione. Ho cercato attraverso una grafica semplice, dalle linee morbide, ma allo stesso tempo molto rigorosa, di esprimere al meglio la mia idea. Nasce così la figura della tuffatrice che, secondo me, rispecchia perfettamente il concetto da esprimere. È stato descritto l’istante preciso in cui il corpo dell’atleta attraversa il confine tra aria ed acqua, come se passasse da una dimensione ad un’altra. L’attimo dell’impatto segna il passaggio del silenzio che viene interrotto dal suono del tuffo. Ho deciso di rappresentare una tuffatrice perché la ritengo una figura molto elegante, la linea che crea il corpo regala alla grafica un senso di dinamismo e porta l’attenzione dell’osservatore nel punto preciso di contatto tra mani e acqua. “Rompere il ghiaccio” per me significa cambiamento, prendere coraggio e “tuffarsi” nel presente per cogliere il momento propizio.

Art direction a cura del Professor Bruno Morello e del Professor Tommaso Salvatori, ISIA di Roma - sede di Pordenone.

Ultimi articoli di Arte

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram