A Melbourne, un edificio a misura di comunità e a emissioni zero che “rappresenta il sole”

Austin Maynard Architects prosegue nella sperimentazione di un abitare urbano ad alta densità, economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibile, tra funzionalità e joie de vivre.

“The Nightingale Village” è il primo comparto residenziale a emissioni zero in Australia, situato nel vibrante quartiere di Brunswick a Melbourne. Il complesso comprende sei edifici a firma di diversi architetti (Clare Cousins Architects; Kennedy Nolan; Hayball; Architecture, Architecture; Breathe), caratterizzati da diversi linguaggi compositivi ma con un comune obiettivo: proporre un’offerta abitativa all’insegna della sostenibilità ambientale, dell’equità sociale e delle dinamiche di comunità.

L’ultimo intervento, situato a nord dell’area e prospiciente Bulleke-bek Park, è ParkLife di Austin Maynard Architects che, sulla scia dell’esperienza di The Terrace, ha ricoperto il ruolo contemporaneamente di progettista e di developer per realizzare nel cuore della metropoli un’offerta abitativa di qualità, a minima impronta ecologica ed economicamente accessibile a fasce d’utenza tendenzialmente escluse dal mercato immobiliare delle aree urbane, potenziando la dimensione relazionale e di prossimità, per costruire un’identità di luogo e di comunità

L’edificio comprende 37 appartamenti distribuiti su 7 piani, di diverse tipologie (a una, due e tre camere da letto), di cui cinque per alloggi sociali e due spazi commerciali.

 Austin Maynard Architects, ParkLife, Melbourne, Australia 2022. Foto Tom Ross
ParkLife, Melbourne, Australia 2022

Caratteristica dello studio è la capacità di aggirare i limiti di budget trasformando i vincoli in opportunità, attraverso un design funzionale ma accattivante e animato da tratti ironici e giocosi.
In questo caso, il complesso viene caratterizzato da un volume monolitico interamente rivestito in pannelli di acciaio bianco, che lo rendono un landmark chiaramente riconoscibile nel contesto, culminante in sommità in un profilo frastagliato che ricorda creste montuose. Un sistema di reti, griglie e cavi che si arrampicano sulla facciata arricchisce il linguaggio facendo da supporto alla vegetazione rampicante

Il colore costituisce una cifra essenziale della progettazione.  "Com'è bello il giallo!" scriveva Van Gogh al fratello, entusiasta di un colore capace di rappresentare il sole, ed appunto un giallo acceso e squillante anima gli involucri neutri con vivaci pennellate, su sfondati e balconi con ringhiere metalliche, sulle fioriere, sulle pareti degli spazi comuni, sugli impianti lasciati intenzionalmente a vista, conferendo un carattere identitario e gioioso alla composizione. 

Gli alloggi sono progettati con particolare attenzione alla flessibilità e alla funzionalità: la palette di materiali semplici – pavimenti in legno, pareti intonacate bianche, arredi essenziali, soffitti in cemento e rivestimenti in piastrelle di graniglia per i bagni – consente un ampio margine di personalizzazione da parte degli utenti.
Spazi di aggregazione e ritrovo distribuiti ai piani, e una terrazza panoramica con anfiteatro, giardino produttivo, prato e alberature in copertura ritagliano occasioni di incontro e socializzazione in mezzo alla congestione metropolitana.  

 Austin Maynard Architects, ParkLife, Melbourne, Australia 2022. Foto Tom Ross
ParkLife, Melbourne, Australia 2022

Con una valutazione NatHERS media di 9,1 stelle, ParkLife è l’edificio a più elevate prestazioni di sostenibilità di The Village, e tra i primi in Australia. L’edificio, completamente elettrico e privo di alimentazione da combustibili fossili, è autonomo da un punto di vista energetico grazie al ricorso a solare fotovoltaico, pompa di calore elettrica per acqua calda e rete integrata con elettricità verde al 100%, con un significativo risparmio in termini di consumi ed emissioni clima-alteranti. All’interno degli appartamenti, il benessere microclimatico è garantito dallo studio delle dimensioni e del posizionamento delle aperture per favorire illuminazione naturale e ventilazione incrociata, da involucri ad alte prestazioni termiche e impianti di ventilazione a recupero di energia. Un efficiente sistema di recupero delle acque piovane ne garantisce il riutilizzo per usi domestici, per l’irrigazione e per la climatizzazione: i vaporizzatori installati all'interno di pozzi di luce recuperano l'acqua piovana nebulizzandola negli appartamenti per agevolarne il raffrescamento. 

Un “villaggio all'interno di un villaggio”, che porta nel cuore della metropoli valori sempre più rari come l’accessibilità ad un abitare di qualità e la dimensione relazionale e di prossimità, contribuendo alla costruzione di un’identità di luogo e di comunità.

Team di progetto:
Andrew Maynard, Mark Austin, Mark Stranan
Developer:
Austin Maynard Architects
Costruttore:
Hacer Group
Project manager:
Fontic
Ingegneria:
Civile e strutturale, elettrica, idraulica, meccanica, antincendio: Irwin Consult (ora WSP); acustica: Arup
Architettura del paesaggio:
Openwork
Consulenza smaltimento rifiuti:
Leigh Design
Direzione lavori:
Steve Watson & Partners
Consulenza per accessibilità:
Access Studio
Consulenza costi:
WT
Consulenza traffico:
GTA Consultants
Consulenza pianificazione:
Hansen
ESD:
Irwin Consult (ora WSP)

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