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11 opere iconiche del Modernismo californiano
Richard Neutra, Kaufmann House, Palm Springs 1946
Icona indiscussa del Modernismo californiano, la casa progettata da Neutra come residenza invernale per l’imprenditore Edgar J. Kaufmann, già committente della “Casa sulla cascata” realizzata un decennio prima in Pennsylvania da Frank Lloyd Wright, è una poesia di vetro, acciaio e pietra incastonata nel deserto. L’impianto a croce ospita, oltre alla zona giorno situata al centro, 5 camere da letto e 6 bagni. Grazie alle ampie vetrate, l’ambiente domestico si relaziona senza soluzione di continuità con il giardino esterno dove campeggia l’ampia piscina.
Richard Neutra, Kaufmann House, Palm Springs 1946
Vai all'articoloRichard Neutra, Bailey House (Case Study House #20), Pacific Palisades, Los Angeles 1948
Quando la rivista Art and Architecture scelse Neutra per il progetto “Case Study houses”, l’architetto progettò una casa di 185 mq nel quartiere di Pacific Palisades a Los Angeles su una scogliera boscosa su Santa Monica Beach, per una giovane coppia che cercava una soluzione abitativa accessibile in grado di espandersi nel tempo con la crescita della famiglia e del portafoglio: un’abitazione semplice e funzionale con tre camere da letto, impreziosita dagli ambienti a doppia altezza e dall’ampio soggiorno per la vita mondana.
Richard Neutra, Bailey House (Case Study House #20), Pacific Palisades, Los Angeles 1948
Vai all'articoloCharles & Ray Eames, Eames House (Case Study House #8), Pacific Palisades, Los Angeles 1949
Casa Eames, dove la celebre coppia ha vissuto fino alla morte, è composta da due scatole rettangolari di vetro e acciaio inserite in una collina di eucalipti, che ospitano l’una gli spazi abitativi e l’altra lo studio professionale. L’ambiente funzionale ma al contempo gioioso traduce lo spirito del duo, teso a soddisfare le esigenze di un abitare confortevole e su misura di chi lo vive e dei suoi ospiti.
Charles & Ray Eames, Eames House (Case Study House #8), Pacific Palisades, Los Angeles 1949
Vai all'articoloCharles & Ray Eames con Eero Saarinen, Entenza House (Case Study House #9), Pacific Palisades, Los Angeles 1949
Immersa nelle verdeggianti colline sul mare delle Pacific Palisades, Entenza House – progettata per il direttore della rivista “Art and Architecture” – coerentemente con il programma delle Case Study Houses è un’abitazione economica e funzionale, nonché manifesto della tecnologia modulare in acciaio. La scatola metallica con vasto soggiorno a pianta aperta si collega al giardino sul retro attraverso porte scorrevoli in vetro da pavimento a soffitto che favoriscono un’ininterrotta dialettica tra interni ed esterni.
Charles & Ray Eames con Eero Saarinen, Entenza House (Case Study House #9), Pacific Palisades, Los Angeles 1949
Vai all'articoloJohn Lautner, Schaffer Residence, Los Angeles, 1949
Ideata per una famiglia che originariamente utilizzava la proprietà per i picnic tra querce maestose e poi ha deciso di viverci stabilmente, la casa è stata letteralmente progettata attorno agli alberi rispetto ai quali si orienta e distribuisce: l’utilizzo di materiali caldi e naturali - dal legno rosso, al laterizio, al cemento - conferisce un’aura calda e accogliente all’abitazione in cui la natura filtra continuamente dalle ampie vetrate.
John Lautner, Schaffer Residence, Los Angeles, 1949
Vai all'articoloRaphael Soriano, Julius Schulman House, Los Angeles 1950
La casa/studio di 370 mq per il fotografo di architettura Julius Schulman sulle colline di Hollywood è una serie di scatole in acciaio e vetro che si affacciano su una riserva naturale ed è un esempio dell’impiego ormai consolidato delle tecnologie prefabbricate e modulari in acciaio ed alluminio applicate all’edilizia residenziale di pregio.
Raphael Soriano, Julius Schulman House, Los Angeles 1950
Vai all'articoloCraig Elwood, Anderson House, Pacific Palisades, Los Angeles 1954
Esempio di esplorazione architettonica sul tema della “scatola” abitativa - pratica ed economicamente sostenibile - casa Anderson concilia i valori della funzionalità con quelli del calore domestico, grazie alla tavolozza di materiali naturali (pietra e legno), agli interni tattili e grezzi e alla interazione fruitiva e percettiva con il giardino.
Craig Elwood, Anderson House, Pacific Palisades, Los Angeles 1954
Vai all'articoloPierre Koenig, Stahl House (Case Study House #22), Los Angeles, 1960
Progettata come manifesto dei principi del programma “Case Study Houses” - dalla struttura leggera e flessibile in acciaio e vetro, alla pianta libera, all’impiego di tecnologie e materiali a basso costo - la casa a forma di “L” con la piscina a fare da “perno” è concepita come una grande “scatola panoramica” che cattura prospettive mozzafiato sulle luci brillanti della città.
Pierre Koenig, Stahl House (Case Study House #22), Los Angeles, 1960
Vai all'articoloRobert Skinner, Rowan residence, Beverly Hills, Los Angeles 1961
La casa di 427 mq adagiata tra le colline di Beverly Hills, con le sue cinque camere da letto, 6 bagni, un giardino con piante autoctone e piscina, un patio con bar all’aperto, diversi barbecue e due garages coperti è concepita in profonda relazione con la natura che penetra nell’architettura dai giardini e dalle generose superfici vetrate.
Robert Skinner, Rowan residence, Beverly Hills, Los Angeles 1961
Vai all'articoloJohn Lautner, Sheats-Goldstein residence, Los Angeles, 1963
Pogettata da Lautner – allievo di Wright - per una coppia con tre figli, la residenza è stata concepita come una caverna aperta nel fianco della collina di Beverly Crest, con una spettacolare vista a 360 gradi sull’Oceano Pacifico e su Los Angeles. La costruzione con cinque camere da letto, un soggiorno e quattro bagni, realizzata interamente in cemento, acciaio e legno, è stata progettata secondo un principio di gesamtkunstwerk che spazia dall’involucro strutturale, alle finiture, agli arredi secondo una composizione unitaria. L’edificio, oggi di proprietà di una fondazione, ha ospitato nel tempo numerosi shooting fotografici e set cinematografici (da “Charlie’s Angels” a “Il grande Lebowski”).
John Lautner, Schaffer Residence, Los Angeles, 1949
Vai all'articoloAlbert Frey, Frey House II, Palm Springs, 1964
L’architetto svizzero, formatosi alla scuola di Le Corbusier, ha contribuito con un ruolo di primo piano a trasformare Palm Springs nella “Mecca” del Modernismo californiano. Frey House II, l’abitazione che Frey ha progettato per sé stesso, è stata ideata per creare il minore impatto sul territorio: arroccata all'estremità occidentale di Tahquitz Canyon Way sulla montagna di San Jacinto, con vista verso Coachella Valley, la costruzione con il basamento in blocchi di cemento, la semplice struttura in acciaio, le ampie campate vetrate, la copertura in lamiera ondulata si inserisce tra le rocce e la vegetazione autoctona con tale disinvoltura da sembrare essa stessa parte integrante e insostituibile del paesaggio.