Il nuovo negozio Louis Vuitton Ginza Namiki a Tokyo si ispira all’acqua

Jun Aoki e Peter Marino progettano una facciata di vetro ondulata e cangiante, per riflettere e distorcere immagini e luci dai dintorni.

Si ispira alla superficie dell’acqua, increspata e cangiante, la facciata del nuovo edificio Louis Vuitton Ginza Namiki a Tokyo. La struttura nasce dalla collaborazione creativa tra due architetti, Jun Aoki e Peter Marino, che vogliono causare stupore e meraviglia sia ai passanti sia a chi entra nell’edificio di quattro piani.

Possiamo associare l’involucro esterno del negozio alla Vaporwave, un genere musicale e un movimento estetico contemporaneo che rappresenta la nostalgia per un passato futuristico mai esistito. Come per le melodie Vaporwave, le facciate attuano una riflessione, diffusione e distorsione delle immagini e delle luci intorno. Le variazioni di tonalità delle vetrate sono dovute all’introduzione di una pellicola dicroica tra i due strati di vetro.

La sensazione di meraviglia e fluidità continua anche con il design degli interni dal carattere organico. Protagonista dello spazio è la scala centrale, concepita come un nastro continuo di legno e vetro. Pannelli, arredi, espositori e accessori presentano forme curve e favoriscono una circolazione fluida, perpetuando la metafora dell’acqua.

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