Nel 1943 Gio Ponti nel pieno della sua carriera progettò, una villa privata a Cervignano d’Adda sotto commissione del Visconte Franco Marmont du Haut Champ, per cui l’architetto aveva già disegnato il più conosciuto edificio condominiale Casa Marmont, in via Gustavo Modena a Milano.

Il Visconte – amministratore delegato della Compagnia Fiduciaria Nazionale e presidente della Società Ferrania – espresse a Ponti il desiderio di una casa colonica da erigersi su un terreno di sua proprietà. Villa Marmont, con i suoi 250 mq di pianta, è pensata come un unico corpo di fabbrica che comprende al suo interno due abitazioni: un nucleo padronale e, a fianco, la residenza destinata in origine al “colono”, attualmente residenza dei custodi della villa.

La villa ospitava durante la seconda guerra mondiale, i più importanti artisti dell’epoca quali Giorgio De Chirico, Marino Marini, Massimo Campigli, Umberto Boccioni e molti altri grandi nomi. Alcuni di questi artisti realizzarono proprio della residenza di campagna degli affreschi, ospitati in nicchie interne progettate da Ponti ma poi rimossi negli anni ’70 per salvarli dal degrado.

Si tratta di un edificio a piano unico, interamente costruita in muratura di mattoni continua e caratterizzata da copertura piana ad eccezione dei volumi dedicati alla casa del colono, definita volumetricamente da una copertura a falda con manto in coppi di laterizio. La casa padronale si apre verso l’ampio giardino circostante attraverso un patio verso il canale della Muzza.

Il prezzo di vendita per l’intera proprietà è di 1.280.000 euro.