Il primo aspetto riguarda lo spazio pubblico. Un trend assolutamente nuovo che, di questi tempi, sta godendo di un fermento particolare. Ne sono prova i numerosi concorsi internazionali che affrontano il tema da tanti e differenti punti di vista. Dalle nuove stazioni della metropolitana, ai grandi progetti di sviluppo urbano che si focalizzano sull’esperienza pedonale a scala umana (tradizionalmente trascurata dalla progettazione sovietica), fino agli interventi più puntuali e diffusi rivolti alla riqualificazione dello spazio urbano.
Questi ultimi sono tra l’altro particolarmente graditi ai moscoviti, almeno secondo le discussioni sui social network. Ed ecco, allora, il Padiglione dell’Energia Atomica presso VDNKh di UNK Project, oppure il progetto dello sviluppo dell’area tra piazza Bolotnaya e il lungofiume Sofiyskaya firmato da Sergey Skuratov Architects. Da notare, tra l’altro, che quest’ultimo progetto è stato preferito alle proposte di CZA Cino Zucchi Architect, MLA+, Nps Tchoban Voss, Miralles Tagliabue EMBT e Steven Holl Architects.
Dall’altro lato, Mosca non sta solo ripensando il suo “piano terreno”. Punta anche verso le nuvole. Proprio qui stanno nascendo i grattacieli più alti d’Europa, altro tema emergente stante le discussioni online. Da menzionare, le appena inaugurate torri Oko progettate dal gruppo americano Skidmore, Owings & Merrill (alte 355 m) e la torre Evolution di altezza più “modesta” ma sempre rispettabile (255 m) il cui concept iniziale è stato sviluppato dallo studio inglese RMJM e completato successivamente da Gorproject di Mosca. Tutti questi progetti sono collocati nel famoso quartiere di affari Moscow-City, spesso paragonato alla parigina Défense e al londinese Canary Wharf.
L’altro intervento che sta attirando l’attenzione dei social moscoviti è la riqualificazione della ex fabbrica di mezzi pesanti ZIL. Secondo i programmi, fra poco qui si dovrebbero innalzare due grattacieli residenziali: uno di 150 m progettato dallo studio newyorkese Asymptote Architecture e l’altro di 75 m firmato da Neutelings Riedijk Architects di Rotterdam.