Il segno distintivo del progetto – costato 48 milioni di dollari – è un enorme cilindro, lungo 161 metri e rivestito in acciaio inossidabile, che avvolge la ferrovia sopraelevata e permette ai convogli di attraversare in modo “indolore” la parte meridionale del campus.
“La ferrovia sopraelevata ha un forte impatto sul carattere del IIT”, spiegava Koolhaas “Ha bisogno di un concetto tecnologico innovativo capace di racchiudere i treni e adeguato a una istituzione votata alla tecnologia”. Il tubo, che poggia sul tetto in cemento del Campus Center, riesce infatti ad abbattere in modo strabiliante il rumore e le vibrazioni provocati dal passaggio dei treni.
Gli oltre 10mila metri quadrati dell’edificio, alto un solo piano e circondato da pareti di vetro trasparente, raggrupperanno invece gli uffici delle organizzazioni studentesche, una libreria, un bar e varie strutture per il tempo libero.
Al lavoro dal 1998 sul progetto, l’architetto olandese ha collaborato con le firme di Chicago Holabird & Root e Skidmore Owings and Merrill per mettere a punto le strutture del centro. Responsabile dei calcoli strutturali, lo studio londinese Ove Arup, mentre all’acustica hanno pensato TNO di Eindhoven e Kierkegaard Engineers di Downers Grove.
http://masterplan.iit.edu
Fotografia di Richard Barnes


