Quando si parla di arredamento, l’occhio vuole la sua parte, ma è la materia che fa la differenza. E spesso dietro a design impeccabili, si celano materiali scadenti, lontani dalla qualità promessa. In un mondo attento a sostenibilità e trasparenza, peraltro, scegliere i materiali è anche un atto di responsabilità.

In questo contesto si distingue Riva1920, eccellenza italiana dell’arredo in legno massello. Fondata nel 1920 a Cantù, nel cuore della Brianza, l’azienda è oggi un riferimento internazionale per chi cerca bellezza e sostanza: il vero legno non mente. E nemmeno Riva1920. A differenza di molti arredi moderni in truciolato o materiali compositi – spesso venduti come “sostenibili” ma contenenti colle e vernici nocive – Riva1920 lavora solo legno massello certificato FSC o di recupero. Ogni componente è pensata per durare: multistrato e listellare di pioppo coltivato, finiture a base di cera d’api o oli naturali, pigmenti vegetali, colle viniliche prive di formaldeide.

Riva1920 impiega legni rari e preziosi di recupero: come il Kauri neozelandese, che può avere fino a 50.000 anni, caduto per cause naturali e conservato nel sottosuolo. O le Briccole di Venezia, pali di quercia modellati dal mare e dalle teredini, trasformati in pezzi unici. O il Cedro del Libano, profumato e antitarmico, da abbattimenti programmati. E le botti di Barrique e da 10.000 litri per il Barolo, a cui viene data una terza vita. Riva1920 è un’azienda familiare, radicata nel territorio ma con lo sguardo al mondo. Cultura artigiana e tecnologia avanzata si fondono per creare mobili senza tempo, curati nei dettagli e pensati per l’oggi da archistar e giovani talenti. Ogni creazione nasce per durare: fisicamente, grazie al legno vero; emotivamente, perché racconta storie e valori. Non sono oggetti, ma compagni di viaggio.

Scegliere Riva1920 è abbracciare una filosofia profonda, che celebra l’essenza del legno e la bellezza della verità. In un mondo effimero, la solidità è un valore.