È dalla prima metà del Novecento che il concetto di “modularità” ha iniziato a prendere forma, con le spinte razionaliste e il design della standardizzazione. L’introduzione degli arredi modulari ha segnato la storia del design moderno, soprattutto a partire dagli anni ‘60 con il boom industriale che rende finalmente possibile la produzione in serie di elementi componibili.

In Italia, icone come il Camaleonda di Mario Bellini, Strips di Cini Boeri, Rumble di Gianni Pettena, sono solo alcuni degli esempi più virtuosi di design componibile legato all’oggetto di comfort per eccellenza: il divano. Il concetto di seduta domestica è stato trasformato in una piattaforma flessibile, dinamica, capace di adattarsi ai mutamenti della vita quotidiana, senza rinunciare alla qualità del prodotto.

Nella progettazione contemporanea, il tema della flessibilità spaziale è diventato ancora più imprescindibile, con le esigenze abitative che cambiano a un ritmo spesso difficile da prevedere. In questo contesto si inserisce oggi ARPEGGIO, il sistema di sedute progettato dallo studio Principioattivo Architecture Group per Diemme, che non si limita a riprendere il tema della modularità, ma lo attualizza e lo espande, proponendo una soluzione coerente con le esigenze estetiche, funzionali e sostenibili del nostro tempo.

ARPEGGIO nasce per offrire una nuova libertà compositiva, perfettamente in linea con il vivere fluido di oggi, dove casa, ufficio e spazi comuni tendono sempre più a sovrapporsi. La sua struttura in acciaio tubolare – composta al 57% da materiale riciclato – definisce un segno preciso e pulito, disponibile in tre raffinate finiture (Nero Matt, Rosso Jaipur e Bronzo) che dialogano con una palette materica ricca e contemporanea. I sedili, realizzati con pannelli in legno multistrato certificato FSC e imbottiti in poliuretano espanso T40PCM ignifugo (classe 1IM), garantiscono il massimo comfort e durabilità, unendo tecnica e attenzione all’ambiente.

Ma ciò che distingue ARPEGGIO è, appunto, la sua capacità di trasformarsi, componendosi in configurazioni sempre nuove grazie a un intuitivo sistema di aggancio a baionetta. Intorno al modulo base ruota un’intera famiglia di elementi: schienali imbottiti, braccioli inclinabili a 30°, pouf autonomi o agganciabili, tavolini intermedi in lamiera, tavolini rotondi terminali con finitura in HPL nero e prese USB opzionali che ne ampliano la funzionalità anche in ambito contract e lavorativo. La sua natura modulare non è solo tecnica, ma anche espressiva: grazie alla possibilità di combinare materiali e colori diversi – anche personalizzati – ogni configurazione diventa unica, in una logica progettuale libera e creativa, adatta per gli ambienti domestici così come agli uffici e agli ampi spazi pubblici.

Visivamente, ARPEGGIO si presenta come un paesaggio di sedute leggere, definite da cuscini singoli e indipendenti, che poggiano su una base sottile ma robusta. Ogni elemento è pensato per esprimere equilibrio, eleganza e versatilità: come in un arpeggio musicale, ogni componente contribuisce alla costruzione di un insieme armonico, che può cambiare ritmo, forma e intensità a seconda delle esigenze di chi lo vive.

Frutto di una progettazione integrata e consapevole, ARPEGGIO è un invito a ripensare il concetto di comfort attraverso una visione più dinamica e partecipativa. È un divano che non si limita a “stare” nello spazio, ma lo interpreta, lo disegna e lo caratterizza.