Da oltre sessant’anni MCE Mostra Convegno Expocomfort rappresenta uno dei principali punti di riferimento internazionali per il settore HVAC+R e per il mondo dell’acqua. Leader nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, tornerà a Fiera Milano dal 24 al 27 marzo 2026 con un’edizione rinnovata. Negli ultimi anni la manifestazione ha ampliato il proprio raggio d’azione assumendo un ruolo sempre più centrale anche nel panorama energetico. Lo racconta il claim Energy is evolving, che mette l’energia al centro della riflessione e dell’offerta espositiva. Una direzione che intercetta le profonde trasformazioni dei settori industriale, pubblico e terziario, oggi attraversati da sfide e opportunità decisive.

L’avanzamento tecnologico e gli obiettivi della transizione digitale e green stanno ridisegnando il concetto stesso di comfort, coinvolgendo imprese chiamate a ripensare modelli organizzativi, relazioni e strategie. In questo scenario il settore HVAC diventa una componente cruciale del percorso verso la decarbonizzazione degli edifici e delle infrastrutture. La transizione energetica, ormai percepita come responsabilità collettiva, richiede soluzioni capaci di garantire comfort, salubrità e benessere all’interno degli spazi. Nonostante previsioni di rallentamento in alcuni comparti, il potenziale di efficientamento rimane significativo, soprattutto per le piccole e medie imprese impegnate nell’aggiornamento dei propri processi.

Parallelamente il concetto di comfort abitativo ha subito una trasformazione radicale. Non è più solo protezione dagli agenti esterni, ma una dimensione complessa che intreccia aspetti fisici, tecnologici, psicologici e sociali. Gli ambienti diventano spazi multifunzionali capaci di accogliere lavoro, relax, cura e relazione, adattandosi a esigenze ibride e in continua evoluzione. La qualità dell’aria, il controllo termoigrometrico, l’acustica, la luce e la salubrità assumono un ruolo centrale, dando vita a un’intersezione sempre più stretta tra tecnologia, architettura e neuroscienze. L’obiettivo è creare spazi che non solo funzionano, ma che sostengono concretamente la qualità della vita.

Per interpretare queste trasformazioni MCE 2026 struttura la propria proposta attorno a tre assi principali: efficienza energetica, innovazione e sostenibilità. La fiera esplora sistemi connessi per edifici più intelligenti, nuovi vettori energetici capaci di accelerare la neutralità climatica e soluzioni pensate per ottimizzare consumi e benessere. A queste direttrici si affiancano tre aree strategiche dedicate al business: l’industria impegnata a rinnovare processi e tecnologie, la digitalizzazione che sta trasformando l’intero comparto idrotermosanitario, l’acqua protagonista di un progetto dedicato all’uso intelligente e alla gestione consapevole delle risorse.

MCE si conferma così una vetrina globale per l’efficientamento e un luogo strategico per le piccole e medie imprese italiane, che trovano nella manifestazione un punto d’accesso privilegiato alle innovazioni e alle strategie per la transizione energetica. Tra le iniziative più attese si distinguono gli MCE Excellence Awards, che riconoscono le eccellenze in tecnologia, progettazione e sostenibilità. Anche la fiera stessa si fa promotrice di pratiche responsabili, con un impegno crescente nella gestione sostenibile degli eventi e nella riduzione dei materiali a consumo. Un percorso che rafforza il ruolo di MCE come interlocutore autorevole sui temi ambientali e di sviluppo.

L’edizione 2026 si presenta come un ecosistema in cui energia, tecnologia e cultura del progetto convergono per delineare una nuova visione del comfort contemporaneo. La manifestazione non si limita a presentare soluzioni, ma costruisce un terreno fertile per il dialogo tra professionisti, aziende, progettisti e istituzioni. In un contesto che richiede rapidità decisionale e consapevolezza ambientale, MCE diventa il luogo in cui comprendere le direzioni del cambiamento e contribuire alla loro definizione. Un appuntamento che intercetta l’urgenza del presente e invita a immaginare il futuro degli spazi che abitiamo, rafforzando la dimensione culturale e progettuale della transizione energetica.