Nell’ambito di architettura e interior design, la materia è linguaggio, ritmo, tatto. Lo dimostra Fiandre con Lexicon, progetto che trasforma la superficie in un vero e proprio codice espressivo. Non una collezione nel senso tradizionale, ma un vocabolario di rivestimenti in cui ogni texture diventa “parlante” nello spazio.

Otto superfici articolate in due famiglie – Expressive e Structural – danno forma a un sistema aperto, capace di generare infinite combinazioni. La prima racconta emozioni e narrazioni visive attraverso pattern ricchi e cromie calibrate: dal vibrante Arabescato Grigio al più audace Breccia Blu, dal materico Ceppo Aragona al dinamico Breccia Phoenix. La seconda, invece, è un esercizio di misura: superfici come White Aura, Havana Burlington, Roche Bleue e Pietra di Fez definiscono spazi essenziali, coerenti, architettonici.

La forza di Lexicon sta nel suo doppio registro: la possibilità di combinare espressività e struttura in una grammatica visiva che restituisce profondità e identità. Le finiture – Natural, Natural Plus e Antislip – ampliano la libertà del progettista, mentre i grandi formati in spessore 6 e 8 mm esaltano la continuità dello spazio riducendo gli sfridi.

Ma il vero salto in avanti è tecnologico. Fiandre utilizza per le grandi lastre Lexicon una tecnologia a base acqua sviluppata da Iris Ceramica Group, che coniuga sostenibilità ambientale e definizione estetica senza precedenti. È il punto di incontro tra materia e innovazione, dove la ceramica diventa mezzo espressivo e strumento culturale per scrivere nuove narrazioni dello spazio.

Tutto nel segno di Fiandre, marchio storico del gruppo, che da oltre sessant’anni si occupa di gres porcellanato tecnico e di design. All’interno di Iris Ceramica Group, il brand incarna la ricerca di equilibrio tra estetica, performance e responsabilità ambientale. Il Gruppo, leader mondiale nella produzione di superfici ceramiche di alta gamma, si distingue per progetti pionieristici come la H2 Factory®, prima industria ceramica progettata per essere alimentata a idrogeno verde autoprodotto.

Innovazione, sostenibilità e cultura del progetto diventano così i pilastri di una nuova idea di bellezza: consapevole, performante, visionaria.