Alto Adige

Costruire ascoltando la montagna

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In Alto Adige si promuove un’architettura sostenibile che nasce dal dialogo con il paesaggio. Un approccio che unisce innovazione, tradizione e identità territoriale.

Qui costruire non è solo una questione tecnica, ma un gesto di ascolto profondo. Le architetture nascono dal loro intorno, nel rispetto dei suoni, della luce e delle tracce lasciate dall’uomo. Tra le diverse realtà che utilizzano le risorse locali per progetti innovativi e sostenibili, c’è Pedevilla Architects, studio che ha fatto della montagna il proprio laboratorio, restituendo al costruire il senso originario di un dialogo intimo con il luogo.

Fondato nel 2005 a Brunico dai fratelli Armin e Alexander Pedevilla, lo studio ha sede in una residenza del Quattrocento, diventata fucina creativa per una squadra internazionale. Le loro opere si distinguono per la sartorialità e un’attenzione sensibile alla dimensione umana. I numerosi riconoscimenti internazionali premiano una filosofia chiara: l’architettura deve partire dal contesto, valorizzandone vincoli e risorse. Così, materiali locali e saperi tradizionali diventano strumenti per una sostenibilità concreta, non più solo dichiarata, ma vissuta e praticata.

Un esempio emblematico è ciAsa Aqua Bad Cortina a San Vigilio di Marebbe, nata dai resti della tempesta Vaia del 2018. Il legno abbattuto è stato trasformato in un’abitazione interamente in legno massiccio, senza colle né isolanti, costruita con tecniche tradizionali. Il cirmolo all’interno e le scandole di larice all’esterno testimoniano un uso sapiente e rispettoso del materiale. Anche la comunità ha partecipato, contribuendo a creare un edificio durevole e a bassa energia grigia, radicato nella tradizione eppure rivolto al futuro.

Casa G, invece, esplora le potenzialità del calcestruzzo isolante su un terreno ripido, trasformando un limite in opportunità. Le pareti spesse non solo proteggono dal clima, ma offrono spazio per nicchie e sedute. La riduzione della superficie costruita si traduce in un abitare raccolto e consapevole, sempre in dialogo con l’ambiente. La stessa ricerca sul calcestruzzo prosegue nella Feuerwehrhalle Vierschach, caserma dei Vigili del Fuoco dove la semplicità costruttiva diventa valore architettonico, dimostrando come anche edifici tecnici possano coniugare qualità e sostenibilità.

Le architetture nascono dal loro intorno, nel rispetto dei suoni, della luce e delle tracce lasciate dall’uomo.
La Pedevilla

A completare questo percorso c’è la struttura "La Pedevilla" , piccolo insediamento che si adagia sul pendio come una villa alpina. Sole, vento e topografia guidano le scelte progettuali; impianti fotovoltaici e geotermici garantiscono autonomia energetica. I materiali locali raccontano il legame con il territorio: larice, dolomia, cirmolo. In Alto Adige si promuove un modello di sviluppo capace di coniugare identità e innovazione. Un territorio che è esempio virtuoso di come si possa costruire il futuro senza smettere di ascoltare la montagna.

Progetti:
ciAsa Aqua, Casa G, Feuerwehrhalle Vierschach, La Pedevilla
Contributo:
Alto Adige
Sito web:
it.suedtirol.biz
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