Nel cuore di Firenze, a pochi passi dall’Arno, l’Hotel Columbus ha cambiato pelle. Da semplice struttura ricettiva, nel 2023 ha intrapreso un percorso di trasformazione che lo ha condotto verso un’identità più ambiziosa: diventare un cinque stelle di lusso. Il progetto è stato gestito da Sonoko Italia, con la firma dello studio Eutropia Architettura e il tocco del designer Andrea Auletta. Un’evoluzione radicale che ha coinvolto ogni aspetto dell’edificio, compresi – e soprattutto – gli infissi.

Nel mondo dell’hotellerie di fascia alta, le porte non sono semplici passaggi: sono elementi di stile, sicurezza e comfort. Per questo Flessya è stata coinvolta fin da subito non solo come fornitore, ma come consulente. Dopo un attento confronto tra vincoli normativi, esigenze estetiche e performance tecniche, è stata scelta la porta N00 della linea Receptiva. Linee pulite, anta liscia, sensazione tattile solida: un perfetto equilibrio tra minimalismo e qualità percepita.

Il colore gioca un ruolo chiave. Le porte delle camere e dei bagni sono state laccate RAL 7030, una tonalità neutra e sofisticata che dialoga bene con gli arredi. Per la zona spa, invece, si è optato per un RAL 7033, più freddo e rilassante, ideale per un ambiente dedicato al benessere. Maniglie Bella in cromo satinato all’interno, pomo fisso all’esterno: ogni dettaglio è pensato per coniugare eleganza e funzionalità.

Anche le prestazioni sono state alzate di livello: dalle EI30 previste inizialmente si è passati a porte EI60, con abbattimento acustico di 42 dB. Un upgrade importante, che garantisce privacy e sicurezza, in linea con i nuovi standard dell’hotel. Ogni porta è dotata di serratura antipanico, contropiastra elettrica e apertura con badge, integrandosi perfettamente con la domotica delle camere.

Per i bagni delle suite, infine, è stato scelto un modello della linea
S-nziale, con profili in alluminio testa di moro e anta in vetro decorato Flutes. La texture cannettata lascia passare la luce naturale, ma garantisce la giusta privacy. Una scelta raffinata che racconta come, anche attraverso una porta, si possa costruire un’esperienza di ospitalità autenticamente contemporanea.