Un nuovo segno per un nuovo sogno. Una geometria sospesa tra ciò che è e ciò che sarà. Uno showroom, un manifesto di materia, forma, dettaglio. Così si palesa il nuovo approdo milanese di Alea, non a caso in via Alessio di Tocqueville 12 tra l'elegante Corso Como e Portanuova, al piano terra del Podium, di fronte al Corso Como Place, là dove la città si reinventa a ogni sguardo.

Un crocevia di visioni in cui l'arredo d'ufficio, audace e innovativo, esce definitivamente dai suoi confini, rompe gli schemi, abbraccia l'intimità del su misura e contamina altri ambiti. Qui, le superfici, le forme e i colori delle collezioni di Alea e m | artedesign si svelano tra materia e spirito, funzione ed emozione.

L'allestimento si sviluppa in una narrazione di razionalismo dolce. Un contraccolpo del design, dove ogni arredo, ogni linea, ogni dettaglio ha una sua ragion d'essere, una sua storia. È un'esperienza di continua scoperta, moltiplicata all'infinito dal gioco dei grandi specchi alti quasi cinque metri realizzati con la nuova parete divisoria A30+, che frantumano lo spazio e lo ricompongono in una danza di riflessi e prospettive. La filosofia Alea, la passione e visione per la bellezza del domani, come da purpose aziendale, trova qui la sua concretezza.

L'architetto francese Régis Botta, l’architetto Massimo Garavaglia e il team Ricerca & Sviluppo di Alea hanno plasmato i 300 metri quadrati dello showroom in un ambiente avvolgente, una sinfonia di arredi. Le librerie R_9, firmate da Mirto Antonel, definiscono gli spazi autonomi che compongono un disegno coerente e armonioso. Il tutto immerso in una palette cromatica di verde, talco e beige, colori che suscitano calma e riflessione. Tante scoperte tra cui la nuova collezione essential_2025 di m | artedesign, nata dalla matita di Emilio Nanni: i nuovi sgabelli Lunettes, i tavoli Urban e il porta-piante Trifoglio non sono solo arredi e complementi, ma elementi che nobilitano l'ambiente, aggiungendo un tocco di contemporaneità a un classicismo senza tempo.

Nuovo Showroom di Alea, Via Alessio di Tocqueville 12, Milano

Ma la bellezza, per Alea, non è un fine in sé. È un mezzo. E il mezzo è la sostenibilità. Dal 2023, l'azienda è diventata Società Benefit, una scelta che trasforma il business in una missione, un impegno quotidiano per l'ambiente e la comunità. Il progetto “Better”, teso a un miglioramento costante e quotidiano, è il principio guida di un percorso concreto verso un design più responsabile e consapevole. La libreria R_9, a esempio, incarna questa filosofia con chiarezza. La sua essenza monomateriale non è una scelta stilistica, ma una decisione progettuale che semplifica il riciclo a fine vita, eliminando la complessità tipica dei prodotti composti da materiali eterogenei. Allo stesso modo, la sua completa disassemblabilità non è un vezzo, ma una caratteristica fondamentale che ne facilita la manutenzione, la riparazione e la circolarità.

La poltrona Queen, dal canto suo, dimostra che la virtuosità del design non risiede solo nella scelta dei materiali, ma anche nella loro gestione e nella capacità di creare prodotti che siano al contempo duraturi e adattabili alle esigenze contemporanee. Questi due prodotti non sono eccezioni, ma la prova tangibile che un design etico e funzionale non è solo possibile, ma è già una realtà.

Da Sarone di Caneva al mondo, in oltre 50 anni di storia, Alea ha saputo trasformare il made in Italy e la sua regione, il Friuli Venezia Giulia, in un passaporto per 90 mercati. Milano, con questo nuovo hub, non è solo una vetrina, ma il crocevia di questa vocazione internazionale. “Un nuovo punto di partenza e un rinnovato punto di vista sul mondo”, come spiega il CEO Tiziano Carlot, pronto a trasformare lo showroom in un fulcro di eventi e collaborazioni, dove il design si fonde con il networking e il marketing, per un contenitore dinamico e in continua evoluzione.

Un luogo, insomma, dove l'idea di design si trasforma in un dialogo, un'occasione per incontrarsi e per creare. È lo spirito di Alea, un'azienda che non arreda solo uffici, ma plasma spazi, di lavoro e di vita, dove sentirsi bene. Un futuro che, a Pordenone come a Milano, ha un profumo di bellezza, di etica e di passione.