L’eredità di Ada Bursi si trasforma in un progetto d’esame del biennio specialistico in Interior Design allo IED di Torino, in un racconto sull’abitare contemporaneo, tra ecologia, flessibilità spaziale e sensibilità sociale.
L’opera di Ada Bursi, figura di rilievo nell’architettura torinese degli anni Sessanta per il suo approccio umano e progressista alla progettazione, trova nuovi spunti espressivi nello sguardo di tre giovani studentesse del biennio specialistico in Interior Design di IED Torino, che per il corso di Metodologia della progettazione sono state chiamate a reinterpretare l’appartamento all’ultimo piano dell’edificio torinese progettato da Bursi in Via Milazzo, immaginando una nuova configurazione degli spazi interni.
Una sfida progettuale stimolante e aperta, che ha richiesto un approfondimento dell’approccio culturale e umano di Ada Bursi, oltre a una riflessione sul contesto architettonico originario e sul rispetto dei vincoli progettuali. Il risultato è una corposa ricerca che si è poi espressa in tre elaborati finali.
Take Time, Take Care, di Virginia Urro, si sviluppa attorno al concetto di tempo come flusso multidirezionale che unisce passato, presente e futuro, interpretando il progetto dell’abitare come un processo che deve tener conto dell’impatto ecologico, promuovendo l’utilizzo di materiali ecosostenibili e riciclabili e semplificando le strutture per facilitarne il riuso.
Elisabetta Pertoso, con Equilibrio Imperfetto, propone una riflessione sulla casa come spazio in continuo divenire, capace di adattarsi ai bisogni mutevoli della vita moderna. Attraverso il riferimento alla figura di Gio Ponti, che concepiva l’abitazione come un organismo flessibile, gli ambienti sono reinterpretati in chiave emozionale e simbolica.
Infine, il progetto di Martina Mauri, Uno studio tutto per sé, si distingue per il suo forte impianto teorico e femminista: il suo elaborato si propone di ridefinire gli spazi domestici in un’ottica di equità di genere, restituendo alla donna un ruolo attivo e creativo nella casa.
Tre chiavi di lettura, tre linguaggi interpretativi che, al di là del quesito d’esame, ben esprimono il senso del percorso formativo proposto dal biennio specialistico in Interior Design coordinato da Adelaide Testa e Andrea Marcante dello Studio d’architettura Marcante–Testa, volto a esplorare come la progettazione di spazi privati e pubblici possa contribuire alla creazione di comunità inclusive, resilienti e rispettose del pianeta, attraverso un utilizzo consapevole delle risorse e una visione del design orientata alla rigenerazione ecologica.
- Ente formatore:
- IED - Istituto Europeo di Design, Torino
- Corso:
- Metodologia della progettazione, biennio specialistico in Interior Design
- Sito Web:
- www.ied.it
