Il 2024 segna un’importante tappa nella storia di Albed: la rinomata azienda italiana, specializzata nella produzione di porte e soluzioni tecniche di alta gamma, celebra il suo sessantesimo anniversario. “Siamo orgogliosi di questi 60 anni, in cui abbiamo raggiunto tanti traguardi di cui andiamo fieri perché premiano il nostro approccio flessibile e la particolare attenzione che riserviamo a ogni nostro cliente”, afferma Andrea Del Monte, CEO di Albed.
Fondato a Milano nel 1964 come Boccolini & Delmonte, il brand ha saputo evolversi nel tempo, diventando Albed nel 1996, e oggi è un punto di riferimento internazionale per architetti e interior designer, con una serie di showroom nel mondo, tra Milano, Mosca, Manila, Seoul e Roma.

Il percorso di Albed ha visto un continuo sviluppo e un’innovazione costante. Dall’originaria produzione di complementi d’arredo in alluminio, l’azienda ha ampliato la sua offerta includendo porte battenti, scorrevoli, pivot, pareti divisorie, cabine armadio e altri complementi d’arredo. Questa evoluzione ha permesso a Albed di collaborare con alcuni dei nomi più prestigiosi nel mondo dell’architettura e del design, come Zaha Hadid, Christophe Pillet e Atelier(s) Alfonso Femia / AF517*.

Con una solida esperienza e una ricerca tecnologica costante, Albed non rinuncia all’attenzione ambientale. Dai prodotti, alle lavorazioni fino agli imballaggi con cui sono spediti gli elementi, l’azienda porta avanti il suo impegno per un ciclo produttivo sostenibile. Tutti i prodotti, infatti, sono fabbricati interamente in Italia utilizzando materie prime rispettose dell’ambiente. Il legno utilizzato proviene esclusivamente da fonti gestite in modo sostenibile, preservando la deforestazione. Per la finitura di vetri e pannelli, sono impiegate vernici a base d’acqua che assicurano lunga durata e ridotto impatto ambientale.

Attraverso l’integrazione di cura estetica e attenzione all’ambiente, Albed è in grado di offrire prodotti altamente personalizzabili, fornendo soluzioni su misura che rispondono alle specifiche esigenze di ciascun progetto. “Abbiamo fatto del nostro DNA artigianale il focus dell’azienda, impostando i processi in modo da offrire soluzioni cucite su misura e finiture realizzate ad hoc. Qualità che ci hanno permesso di diventare un referente privilegiato per numerosi architetti. 

A coronare il successo di Albed, proprio quest’anno l’azienda ha ricevuto una Menzione d’Onore al XXVIII Premio Compasso d’Oro per la collezione Entre-Deux, disegnata da Alfonso Femia / AF*Design. Questa porta rappresenta un concetto innovativo: non solo separa gli spazi, ma diventa un volume architettonico che li connette attraverso un telaio-cornice.

“Con Entre-Deux abbiamo voluto trasformare il concetto di passaggio tra ambienti in una soglia tangibile e significativa,” spiega l’architetto Alfonso Femia. “La cornice non solo separa, ma mette in relazione gli spazi, creando un ‘entre-deux’ che arricchisce l’attraversamento. Questo design si adatta alle esigenze e alle preferenze, definendo nuove relazioni tra gli ambienti e facilitando l’uso dello spazio.”

La porta si distingue per il suo minimalismo formale e può essere realizzata in alluminio, vetro o legno, con opzioni di personalizzazione per la cornice e illuminazione integrata. Con configurazioni che vanno da 125 a 100 mm di spessore delle pareti e dimensioni fino a 300 cm di altezza e 120 cm di larghezza, Entre-Deux si adatta con eleganza a qualsiasi ambiente, offrendo un elemento architettonico distintivo. “Noi non definiamo neppure Entre-Deux porta, ma ‘portale’, proprio a sottolinearne la natura concettualmente creativa” sostiene Delmonte.

Con una tradizione di eccellenza nel design e nella produzione di soluzioni per l’architettura d’interni, Albed continua a rappresentare un punto di riferimento per il settore, combinando artigianalità, tecnologia avanzata e sostenibilità ambientale.