Il piacevole contrasto tra l’ampiezza del bacino e la leggerezza della forma – dovuta soprattutto ai bordi sottili, che misurano pochi millimetri – è la caratteristica distintiva della collezione Moon, una famiglia di lavabi disegnati da Massimiliano Braconi per l’azienda italiana Scarabeo.

Con il suo design elegante ed essenziale, la collezione coniuga bellezza e praticità. Si adatta ad ogni tipologia di abitazione e tipologia di ambiente, grazie anche alle dimensioni che lo rendono il lavabo un oggetto dalla massima fruibilità anche nelle case dotate di un solo bagno.

 “Ho ricercato un oggetto semplice, elegante, sinuoso e senza forma ispirandomi a semplici elementi urbani. Ho pensato ad un elemento adattabile al frenetico nostro consumismo ma fisicamente ricercato. Un prodotto dalle forme accoglienti ma generose, in previsione di un nuovo minimalismo umano,” racconta Massimiliano Braconi.

Rigorosamente Made in Italy, Moon è realizzata in ceramica e si declina in dieci diverse configurazioni di lavabo completo di sanitari. Pezzo centrale della collezione è senza dubbio il volume freestanding, che risulta essenziale ed asciutto nella forma e nella materia. Oggetto complesso nella progettazione quanto semplice e primordiale nell’estetica, è frutto di un nuovo modo di concepire e fruire lo spazio domestico e in particolare il bagno, che è sempre meno un ambiente di servizio e sempre più la stanza dedicata al benessere e alla privacy.

Come tutte le collezioni in ceramica di Scarabeo, anche Moon è disponibile in nove colori diversi oltre al classico bianco (Pearl, Ardesia, Lava, Night, Sand, Tobacco, Antique Pink, Musk e Ocean) e nelle nuove finiture Decorart con effetto marmo nero, bianco e travertino che con le loro classiche e raffinate sfumature trasformano la ceramica in un materiale ad alto valore estetico, difficilmente distinguibile a livello visivo dalla pietra originale. Questo grazie alla tecnica in decalcomania dove i supporti applicabili alla ceramica e trattati con materiali chimici si fondono con una seconda cottura da 800 a 1100 gradi consentendo alla materia di fondersi con lo smalto ceramico diventandone parte integrante.