MAMCO, Ginevra

Un mare di capolavori in riva al lago

  • Informazione pubblicitaria

Una collezione permanente che vanta i più grandi maestri dell'arte contemporanea e un fitto calendario di mostre. Con una nuova formula che coinvolge anche l'Italia

Nato nel 1994 su iniziativa di un’associazione di cittadini e nel frattempo divenuto espressione del miglior partenariato tra pubblico e privato, quello di Ginevra è, con i suoi 3.500 mq di superficie espositiva, il più grande museo di arte moderna e contemporanea della Svizzera. Ogni anno sono circa 50mila le persone che visitano la collezione permanente di circa 6.000 pezzi e le mostre temporanee che, per una precisa scelta espositiva, si mescolano ad essa senza soluzione di continuità nei grandi ambienti di questa ex fabbrica nel centro cittadino.  Il patrimonio del Museo annovera, tra le altre, opere di Franz Erhard Walther, Martin Kippenberger, Jenny Holzer, Dan Flavin, Sarkis, Sylvie Fleury, mentre tra le mostre temporanee recenti ci sono state quelle di Rasheed Araeen, Tatiana Trouvé e Philippe Thomas.
Nel 2018 il MAMCO ha esposto Buste de mousquetaire, opera di Pablo Picasso acquisita grazie a una pubblica sottoscrizione, formata da 25.000 persone, tramite una piattaforma digitale (Qoqa) del valore di oltre 2 milioni di euro

Il MAMCO inaugura quest’estate una nuova formula espositiva basata sul concetto di “edizione speciale” annuale preso in prestito dal mondo delle biennali. L'obiettivo è quello di riunire diverse prospettive artistiche legate da nient'altro che il fascino che esercitato sui curatori. A partire dall’8 luglio, Natalie Czech, Vidya Gastaldon e Jean-Michel Wicker, Anita Molinero e Gaia Vincensini (vincitrice del Prix Culturel Manor 2020) esporranno al primo piano del museo. Il programma estivo prevedrà anche conferenze, performance ed eventi fuori sede sviluppati in collaborazione con altre istituzioni e organizzazioni.
Tre questi ultimi, proprio l’Italia e in particolare il comune di Albisola, in Liguria, sarà teatro di una sperimentazione promossa dal museo ginevrino: “Ballard ad Albisola” è un progetto che prevede che diversi artisti vengano ospitati nella Casa Museo Jorn per una settimana e diano vita a progetti site-specific che toccheranno alcuni temi del romanzo Concrete Island di J.C. Ballard (1974), nel quale il protagonista si trova costretto a sopravvivere imprigionato in un’isola spartitraffico dopo essere rimasto vittima di un incidente stradale. Ispirati dalla somiglianza tra gli svincoli e i viadotti dell’Autostrada dei Fiori e l’isola cementificata del romanzo Ballard, gli artisti risiederanno a Casa Jorn tra il 25 agosto e il 3 settembre, mentre i loro lavori saranno esposti, sempre a casa Jorn, dal 3 settembre al 15 ottobre assieme a una selezione di opere provenienti dalle collezioni del MAMCO e messi in dialogo con gli ambienti del museo diffuso.

Immagine apertura:
© Annik Wetter
Site:
https://www.mamco.ch/
Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram