Tra gli effetti secondari dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo c’è la drastica diminuzione del traffico aereo e di conseguenza il ridotto movimento di persone negli aeroporti italiani. La nostra società, da anni diventata naturalmente nomade e iperconnessa, è in attesa di poter tornare a muoversi liberamente.

Succede però che questo stop forzato può essere un’occasione per il rinnovamento e l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali, come accade all’Aeroporto di Milano Bergamo, che negli ultimi due decenni non ha mai fermato la sua crescita, in termini di traffico e di struttura. SACBO, la società che gestisce lo scalo, continua decisa con il suo programma degli investimenti per il Piano di Sviluppo Aeroportuale.

Quello intrapreso dall’Aeroporto di Milano Bergamo è un percorso di crescita e razionalizzazione degli spazi, mirato a garantire funzionalità, sicurezza e comfort, oltre che a migliorare l’accessibilità. Il nuovo disegno progettuale risponde a esigenze operative ed è modulabile in funzione delle prospettive di evoluzione dello scenario del trasporto aereo.

Il 16 luglio 2020 – in cui ricorreva il cinquantesimo anniversario dalla fondazione di SACBO – è stato inaugurato un nuovo ampliamento di 9.500 mq sul lato Est, nell’ala extra-Schengen, mentre è atteso per dicembre 2021 l’ampliamento dell’area Schengen sul lato ovest dell’aeroporto.

Altra importante trasformazione sarà il collegamento ferroviario con la rete regionale, tramite una nuova linea a doppio binario di connessione alla stazione di Bergamo e da questa a Milano ed all’Alta Velocità. Il nuovo tracciato consentirà di avere nella stazione di Orio al Serio un treno ogni 30 minuti da Milano Centrale o Porta Garibaldi, un treno ogni sessanta minuti da Lecco e un treno ogni sessanta minuti da Ponte San Pietro. A regime, dalla stazione dell’aeroporto transiteranno 146 treni al giorno, 128 diurni e 18 notturni.

L’aeroporto di Milano Bergamo è il secondo scalo in Lombardia e il terzo in Italia (il primo è Roma Fiumicino). Ha avuto la lungimiranza di aprire, all’inizio del nuovo millennio, alle compagnie aeree low cost, ma negli ultimi tempi sono state diverse le compagnie aeree europee ad aver scelto lo scalo di Bergamo per alcune rotte strategiche. Prima dell’emergenza Covid-19 le destinazioni raggiunte dall’aeroporto erano 140, dirette verso più di 40 Paesi. 

Queste nuove trasformazioni porteranno l’aeroporto di Milano Bergamo a essere sempre più un punto di riferimento per la mobilità non solo dell’area metropolitana milanese ma per tutto il Nord Italia.