Castelli da favola in aria

Valori ancestrali forti e radicati impregnano indistintamente le "case sull'albero" di tutto il mondo, superando limiti storici, geografici e scelte estetico-formali: è questo il segreto che sottende e collega, da un ramo all'altro, le cinquanta realizzazioni illustrate nel libro di Jodidio.

Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen, Colonia 2012, (pp. 351; € 49,99)

Valori ancestrali forti e radicati impregnano indistintamente le tree house (case sugli alberi) di tutto il mondo, superando limiti storici, geografici e scelte estetico-formali: è questo il segreto che sottende e collega, ramificandosi da un albero all'altro, tutte le realizzazioni illustrate nel libro di Jodidio. Questo è anche il motivo del successo a livello planetario delle case sugli alberi, nonché dell'enorme fascino che esercitano su tutti noi. Il mito dell'Arcadia, la ricerca di una vita idealizzata in armonia con la natura di cui l'albero costituisce l'elemento simbolico per eccellenza, consente all'autore di accomunare cinquanta realizzazioni contemporanee sparse nel mondo intero e molto differenti tra loro, e di ripercorrere nel saggio introduttivo l'origine e la storia di questa antichissima tipologia, dai rifugi primordiali alle fabrique sospese dei giardini medicei, dal cabaret Robinson fino ai parchi di divertimento.

In opposizione al mondo caotico con cui dobbiamo quotidianamente confrontarci, ogni casa sull'albero rientra dunque incontestabilmente nello spirito del tempo, nel bisogno di ristabilire un contatto con la natura in opposizione alle convenzioni, alla routine e al caos del quotidiano. Rifugio e nascondiglio, ritorno all'infanzia, promessa di avventura, espressione di un modo di vivere alternativo: questi sono tra i valori che, benché dosati differentemente, ritornano in tutti i modelli illustrati, indipendentemente dalla loro specifica forma o funzione, e che agiscono efficacemente su ognuno di noi. Lo spazio limitato di una casa sull'albero riesce a condensare e a trasmettere tutto ciò, e contemporaneamente ad aprirsi allo spazio infinito della libertà. Spazio duplice dunque, che consente la coesistenza degli opposti: chiusura e apertura, fuga e ritorno, solidità e fragilità.
Philip Jodidio, <em>Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air</em>, Taschen 2012
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
I cinquanta esempi sviluppati nel libro si susseguono in ordine sparso, senza riunirsi in categorie e suddivisioni; a ognuno è dedicata una breve descrizione, tanto poetica che tecnica, e una serie di immagini. A introdurre ogni casa sull'albero è un disegno di Patrick Hruby che ne ritrae, in modo stilizzato, le specificità. Posto a lato della descrizione il disegno occupa l'intera pagina, prima di ogni illustrazione: in questo modo ci si lascia come trasportare leggeri dalla propria fantasia, prima di immergersi, dopo aver voltato pagina, nella concretezza della realizzazione. Un espediente molto efficace che consente di "restare sospesi", lungo tutto il viaggio alla scoperta delle case sugli alberi del mondo.
Philip Jodidio, <em>Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air</em>, Taschen 2012. Copertina rigida (26 x 34 cm)
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012. Copertina rigida (26 x 34 cm)
Senza costrizioni dunque, né geografiche né stilistiche, si sorvola sull'intero planisfero, spaziando dalle realizzazioni dell'ebanista tedesco a quelle del progettista americano, ben differenti e distinguibili nelle scelte formali, le prime orientate alle forme organiche e futuribili, le altre legate alla cultura americana e ai materiali tradizionali. Dai gusci sostenuti da pilotis d'acciaio di Wenning, che inglobano gli alberi aprendosi all'intorno con un sistema di terrazze, si passa alle strutture di Pete Nelson e della sua azienda, chiuse e avvinghiate sui tronchi, in simbiosi con l'albero di cui costituiscono una sorta di ampliamento.

Completamente diverse sono le proposte che arrivano dalla cultura nipponica. Le case da tè di Fujimori, architetto e professore universitario, o le realizzazioni di Kobayashi, ex compratore di abbigliamento, sono strutture dalle forme a volte spettacolari o ironiche, destinate alla contemplazione, per il piacere dell'anima e per il benessere interiore. Progettisti, ebanisti, docenti universitari, appassionati, le formazioni più diverse si integrano poi con le competenze specifiche che la realizzazione di una casa sull'albero necessariamente richiede: carpentieri, strutturisti, agronomi.

Se alcuni esempi possono essere riconosciuti come espressione di uno stile personale, di una cultura specifica o di una scuola vera e propria, proseguendo il viaggio non sempre si riescono a individuare delle categorie di riferimento. Molte sono le realizzazioni isolate che combinano dimensioni e funzioni nei modi più diversi creando ambienti che spaziano dalla camera d'albergo alla casa d'abitazione su più piani, dalla minuscola sala da tè al centro congressi. Allo stesso modo dai materiali di recupero o ecosostenibili si passa alla tecnologia più avanzata, dagli ambienti rustici e spartani a quelli sofisticati e super confortevoli, chiusi tra pannelli di materiali innovativi; dallo spazio pubblico a quello privato, dalla sfera al cubo, dall'opera d'arte a quella strettamente funzionale.
Rifugio e nascondiglio, ritorno all'infanzia, promessa di avventura, espressione di un modo di vivere alternativo: sono tra i valori che ritornano in tutti i modelli illustrati
Philip Jodidio, <em>Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air</em>, Taschen 2012
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
Ambienti polifunzionali ma allo stesso tempo machines a rêver, perché quando si è sospesi da terra lo spazio si trasforma secondo l'immaginazione di ciascuno, ed ecco che, "sulla cima degli alberi", come spiega Jodidio, "i sogni diventano realtà".
Philip Jodidio, <em>Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air</em>, Taschen 2012
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
Al di là delle specificità di ogni singolo progetto, tutte queste realizzazioni parlano lo stesso linguaggio, trasmettono gli stessi messaggi e consentono un contatto diretto con la natura; non a caso un'attenzione particolare è data al rapporto interno/esterno, alle aperture verso il paesaggio, alle finestre, alle vetrate che definiscono le visuali, nonché alle scale o alle terrazze che stabiliscono le distanze da terra.
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
Risultato di un lavoro collettivo e di competenze multidisciplinari, spazio aperto alla multifunzionalità, specchio della sua intrinseca valenza multiculturale: la casa sull'albero soddisfa perfettamente esigenze e aspettative del mondo contemporaneo, e forse è per questo che al termine del viaggio, richiudendo il libro dopo la cinquantesima realizzazione, ci si sente come proiettati energicamente verso il futuro, un futuro aperto, in evoluzione ed estremamente affascinante.
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012
Philip Jodidio, Tree Houses. Fairy Tale Castles in the Air, Taschen 2012

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