OHT Delirous New York

Arriva a Milano lo spettacolo di Office for a Human Theatre, un omaggio a uno dei più noti testi d’architettura contemporanea: Delirious New York di Rem Koolhaas.

OHT, Delirous New York
Il secondo lavoro della stagione 2015 di Apache al Teatro Litta è un omaggio a Delirious New York di Rem Koolhaas, uno dei più influenti testi d’architettura contemporanea, realizzato e messo in scena da OHT, compagnia che da sempre si muove al confine dei linguaggi tra arti performative, installazione e design.

Nato nel 2009, lo spettacolo è stato ripreso nel 2013 e presentato nella sua forma attuale al festival Kilowatt di Sansepolcro e al MAXXI di Roma lo scorso novembre.

Delirious New York mette in scena una serie di episodi urbani simbolo del manhattanismo, una teoria inespressa perché troppo ambiziosa: nel suo libro cardine, vero e proprio manifesto retroattivo di Manhattan, Koolhaas sostiene infatti che la griglia architettonica della città non vada analizzata studiando i palazzi che la compongono, ma indagando la psicologia di chi li ha costruiti. L’immaginazione è alla base del delirio architettonico di New York, ed è il collante degli episodi urbani messi in scena da OHT. Il pubblico è testimone di un patchwork teatrale d’immagini che irrompono in un libero e personale processo d'associazione affidato alla mente e all’esperienza del singolo spettatore.

OHT: Delirious New York
OHT: Delirious New York. Fotografia Milo Adami, 2009
Quattro persone che calcano la scena non riescono a comunicare fra loro. Eppure continuano a parlarsi, a raccontarsi e a raccontare cercando di ottenere qualcosa da questa situazione senza preoccuparsi troppo del come. Forse l’alacrità con cui cercano di soprassedere a questa incomunicabilità è una metafora del loro desiderio d’identità? Forse, ma il punto di partenza rimane il testo di Koolhaas che come nessun altro è riuscito a introdursi nella genesi di una città mitologica come New York City. Lo spettacolo cela un’indagine sul comportamento umano all’interno della città contemporanea.

Nato in forma di workshop itinerante all’Università IUAV di Venezia, il progetto teatrale e performativo è stato presentato all’interno di Manifesta 7 – Parallel Events – per poi diventare uno spettacolo completo dopo aver vinto il concorso REACT! del Festival di Santarcangelo nel 2009 sotto la direzione artistica di Ermanna Montanari.

Nella stagione 2013/14, Delirious New York è stato rimesso in scena attraverso un progetto di microcredito culturale presentato al MiBAC e sostenuto dalla PAT – Provincia Autonoma di Trento. Il progetto è un prodotto che, a partire da un sostegno alla circuitazione, viene ospitato all’interno di spazi alternativi ad un costo sostenibile.

OHT: Delirious New York
OHT: Delirious New York. Fotografia Filippo Andreatta, 2007
Fondata nel 2008 dopo la vittoria di Nuove Sensibilità, premio nazionale per giovani registi al Napoli Teatro Festival Italia, OHT ha collaborato con istituzioni prestigiose tra cui la Josef and Anni Albers Foundation (USA), la Whitechapel Art Gallery di Londra, l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, il MAXXI di Roma, il Museo MADRE e il Teatro Pubblico Campano di Napoli, Palazzo Grassi a Venezia e il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. I progetti di OHT sono un’investigazione sull’assenza del corpo umano e sulla possibilità di ricostruirne l’umanità, e sono stati portati sia in spazi teatrali che museali partendo dalla convinzione che la relazione fra le arti performative e visive ruoti attorno al coinvolgimento del pubblico.
OHT: Delirious New York, rappresentazione al MAXXI, Roma 2014
OHT: Delirious New York. Fotografia Fabio Cella, courtesy Fondazione MAXXI, 2014

dal 12 al 15 febbraio
OHT: Delirious New York
idea e regia: Filippo Andreatta
drammaturgia: Filippo Andreatta, Ilaria Mancia
di e con: Filippo Andreatta, Fiora Blasi, Patric Schott, Sara Rosa Losilla
lighting designer: Arnaud Poumarat
in coproduzione con: Inteatro
residenze artistiche: Centrale Fies, REACT! Festival Santarcangelo dei Teatri
si ringraziano: Milo Adami, Michel Carlana, Luka Skansi
Teatro Litta, Milano

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