Vector Architects

Il lavoro dello studio Vector Architects dimostra quanto sia vasto ed eterogeneo il panorama architettonico in Cina

Alila Yangshuo resort, Guilin, China, 2017 (photo Su Shengliang)

Il lavoro dello studio Vector Architects dimostra quanto sia vasto ed eterogeneo il panorama architettonico in Cina, il Paese che negli ultimi 30 anni ha subito i maggiori cambiamenti economici, sociali e territoriali.

Il colosso asiatico è sicuramente un avamposto privilegiato da cui osservare diverse questioni che riguardano il contemporaneo, e uno sguardo globale dal punto di vista di un nativo cinese è oggi quanto mai interessante. L’architetto cinese Gong Dong, fondatore dello studio pechinese nel 2008, ha sviluppato un approccio molto personale che assorbe e combina culture diverse, rispettoso per la tradizione millenaria ma senza farla diventare un dogma.

Nato a Pechino nel 1972, dopo essersi laureato alla Tsinghua University Dong studia in Germania e negli Stati Uniti, dove lavora con due grandi maestri dell’architettura come Richard Meier e Steven Holl.

Il progettista cinese concretizza in esperienze architettoniche le diverse questioni che trova in un determinato contesto urbano: il programma, la morfologia del luogo, la sua essenza. I progetti di Vector Architects si trovano spesso a confrontarsi con paesaggi urbani e naturali unici, luoghi che l’architetto cinese osserva, scopre e di cui prova a cogliere il “giusto spirito”.

Anche se si trovano in contesti e con modalità molto differenti, tre dei suoi progetti più rappresentativi seguono questa attitudine: un centro comunitario a Chongqing, completato nel 2015, si fonde con il sito collinare, combinando in modo fluido interni e spazi aperti, artificiale e naturale; una biblioteca su una spiaggia solitaria a Nandaihe (2015) offre rifugio dal caos della metropoli e dialoga con l’oceano grazie a una facciata che si modifica a seconda delle condizioni meteorologiche; una residenza a Beijiao, ristrutturata nel 2017, connette nello stesso ambiente due viste del mare con caratteristiche differenti.

Elemento comune dei tre progetti è il cemento, che lo studio utilizza sempre in modo appropriato e che diventa un materiale capace di dialogare con l’ambiente. Una volta si fonde con pareti e tetti verdi per mimetizzarsi nella natura, un’altra porta i segni dei casseri corrosi dalla sabbia, dall’acqua e dal vento, oppure rinforza la struttura esistente di una residenza in un villaggio costiero.

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