Lo studio è stato fondato nel 1996 da Rok Oman (Jesenice, Slovenia, 1970) e Špela Videčnik (Lubiana, Slovenia, 1971), entrambi laureati alla facoltà di Architettura di Lubiana e con master all'Architectural Association di Londra.La loro formazione comprende l'importante lezione modernista di Josef Plečnik ed Edvar Ravnikar e l'apertura al pluralismo linguistico, possibile dopo l'indipendenza slovena del 1991. Giovani architetti, Oman e Videčnik si confrontano con un'intensa fase di rivalutazione e reinvenzione, sia economica sia culturale, del Paese. Già nel 1998, Ofis si fa notare per l'ampliamento del Museo di Lubiana. Ma la progettazione della tipologia residenziale è il tema che più lo caratterizza, passando dai 30 ai 50.000 metri quadrati, dalla baita in montagna – tra cui l'Alpine Shelter (Skuta, 2016) – ai grandi complessi residenziali a basso costo. Questi ultimi mostrano la ricerca di unità modulari diversamente aggregate in planimetria e di facciate, anch'esse modulari, variate attraverso la ripetizione dello schema. Gli Honeycomb Apartments (Izola, 2005), per esempio, dispongono di balconi in strisce di legno HPL diversamente orientate. Analogamente, i Tetris (Lubiana, 2007) sono costituiti da unità estruse che alternano pareti piene, logge vetrate e balconi ritmicamente alternati. O ancora, i dormitori per studenti Basket Apartments (Parigi, 2012) presentano balconi di diverse dimensioni in strisce di legno HPL, orientate in modo casuale trasformando la facciata in una composizione giocosa. Ofis ha realizzato anche uno stadio di calcio a Borisov, in Bielorussia (2014), rivestito con pannelli di alluminio traforato che fanno entrare la luce naturale e favoriscono la ventilazione passiva. Ofis parte sempre dalla funzione e dal rapporto con il sito, negoziando con il linguaggio e le tecnologie costruttive locali. E, nella lezione modernista, progettando dal master plan alla scala più piccola del dettaglio.