Adamo-Faiden

Gli edifici di Adamo-Faiden sono concepiti come infrastrutture spaziali progettate per accogliere tutte le trasformazioni future

33 Orientales 138 Building, Buenos Aires, 2012 (photo Pia Castro de la Torre/Adamo-Faiden)

Dopo essersi laureati al FADU di Buenos Aires, Sebastián Adamo e Marcelo Faiden (entrambi Buenos Aires,1977) si sono spostati a Madrid per frequentare l'ETSAB di Barcellona, nel vivace periodo durante il quale la Spagna aveva assunto un ruolo di notevole rilievo nel dibattito dell'architettura. I due architetti sono tornati a Buenos Aires per aprire il loro studio solo nel 2004, in seguito alla crisi economica scoppiata dopo il mandato presidenziale di Carlos Menem.

Oggi, Sebastián e Marcelo vivono e lavorano in edifici da loro progettati – lo studio si trova all’interno dell’Edificio 11 de Septiembre 3260 (2012) – e continuano a seguire il loro ambiziosissimo progetto: trasformare la loro città. Il loro lavoro, che consiste in interventi prevalentemente residenziali, rispecchia la riflessione su più livelli sul tema dello spazio domestico. Sia che siano isolati (Casa Sáenz, 2012; Casa Macchi, 2016-2018) o inseriti nel caotico contesto urbano di Buenos Aires (Casa Fernández, 2014-2015; Edificio 33 Orientales 138, 2012), i loro progetti sono ben lungi dall'essere un capriccio minimalista.

Al contrario, il loro lavoro trasmette un senso di radicalismo e pragmatismo, con materiali spesso poco costosi e sempre disposti in modo da creare un insieme definito di dettagli. I telai e le reti metalliche da cantiere creano delle “buffer zone” che possono essere sia punti panoramici che spazi dedicati all’uso domestico di individui o famiglie, come succede per esempio nell'Edificio Bonpland 2169 (2016-2018).

In questi edifici il calcestruzzo, materiale rappresentativo della tradizione modernista argentina, è spesso dipinto di bianco, ma tutti i segni del getto sono ancora ben visibili, in modo da poterne riconoscere la storia senza però provare un senso di nostalgia.

Gli edifici di Adamo-Faiden sono concepiti come infrastrutture spaziali progettate per accogliere tutte le trasformazioni future.

Lo studio ha riscosso un enorme successo grazie a queste "modeste affermazioni", e sta ora lavorando a progetti su larga scala per la città di Buenos Aires e per committenti privati, bilanciando efficacemente il difficile rapporto tra la specificità del contesto e l'attuale dimensione internazionale della professione di architetto.

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