In via Gaetano Crespi all’angolo con via dei Canzi, in zona Ventura, ci si imbatte in una sorprendente installazione verticale, un muro frammentario dove la luce contrasta con il buio, il pieno con il vuoto, l’organico con il digitale. È l’installazione ScanToProduction di Hironori Yoshida, Giacomo Cantoni e Pietro Pagliaro.
ScanToProduction è un esempio di processo di produzione continuo in grado di individuare analiticamente e di acquisire le particolarità di un materiale (in questo caso la venatura del legno) e di adattare i metodi produttivi e le procedure operative alle proprietà fisiche e alla natura eterogenea del materiale stesso.

Il lavoro di Hironori Yoshida sui materiali ibridi circola e si sviluppa da anni, da Rotterdam alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh e poi ancora in Europa, all’ETH di Zurigo; ma oggi si presenta in zona Ventura in una nuova versione che si fonda su un processo produttivo parzialmente differente. Come sempre c’è un’analisi delle caratteristiche del materiale, ma questa volta le immagini tratte dal processo vengono tradotte in una procedura destinata a un robot industriale a sette assi, il tutto in un’unica operazione realizzata grazie a un algoritmo. Il robot lavora secondo le istruzioni generate dal programma.

L’installazione-scultura è il risultato della collaborazione tra Yoshida, Giacomo Cantoni e Pietro Pagliaro, che si sono conosciuti nel 2011 lavorando per lo studio d’architettura olandese OMA.
I vuoti creati dal robot vengono riempiti iniettando nel legno della resina poliestere e ottenendo così un nuovo materiale. Il prodotto finito è il risultato di un processo di produzione standardizzato, che realizza però un prodotto personalizzato in base alle indicazioni naturali del materiale di partenza.
Clicca qui per vedere un’anteprima del processo di produzione usato per i pannelli.

Fino al 14 aprile 2013
Hironori Yoshida, Giacomo Cantoni e Pietro Pagliaro: Scan to Production
Ventura @ Work
Via Gaetano Crespi angolo via del Canzi,
Zona Ventura, Lambrate, Milano
