AEC Illuminazione

Made in Italy 4.0

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Un allegato a Domus di Luglio-Agosto racconta passato, presente e futuro di una delle aziende simbolo del nuovo corso dell'impresa nostrana. Una che innova e diventa player globale. Senza perdere il legame con il territorio e puntando sull'architettura, anche come asset di comunicazione

Troppo spesso si parla a sproposito di PMI, le famose piccole medie imprese che formano il sistema nervoso oltre che l’impalcatura muscolare del Paese.
O comunque senza conoscerne nei dettagli le dinamiche personali e industriali. Perché sono le intuizioni soggettive, degli imprenditori che le realizzano, quelle che nel mondo si sono affermate come Made in Italy. Intuizioni che avvengono un po’ ovunque, ma spesso si concentrano in quei distretti che, per motivi solo in parte compresi, rappresentano una fucina di creatività.

È il caso del Casentino, area che la storia ha intessuto di eventi che parlano ancora una lingua antica, che esprime un genius loci particolarissimo. Una miscela di cultura e territorio, di creatività e di pratica che al NordItalia si chiamerebbe “sapere politecnico” e che invece qui resta l’evoluzione del precipitato delle botteghe medievali.
I luoghi dove è nato il capitalismo occidentale e in cui il “saper fare” non era arte ma artigianato. Perché cercava con l’arte soluzioni dove estetica ed eleganza erano, e restano, valori economici e pratici, prima ancora che filosofici e immateriali. 

Quello di AEC, l’azienda di illuminazione pubblica fondata da Cino Cini nel 1957 e ancora oggi di proprietà della famiglia, è uno di questi felici casi.
E a Domus siamo felici di raccontarla in un allegato al numero di Luglio-Agosto che ripercorre la storia dell’azienda con la sua evoluzione da piccola manifattura a player globale.

Nata nel borgo di Subbiano, si è trasferita nella zona industriale negli anni Novanta, quando inizia ad affermarsi per quello che è oggi: una fabbrica tecnologica di livello europeo che ha compreso, molto prima dei grandi colossi, l’importanza del design. Non solo della luce e delle sue infrastrutture, ma il design come ecosistema, come luogo della creatività. Vedi l’ultimo edificio nato del gruppo, l’Innovation Technological Center, progettato dallo studio SBGA Blengini Ghirardelli nel 2019 per ospitare la divisione R&D. Strumenti che sembrano usciti dalla NASA più che dalla bottega di un maestro dell’illuminazione.

Così, quella di AEC non è una semplice storia di successo ma un modello che spiega il senso intrinseco del Made in Italy. Quel tipo di capitalismo dove la formula vincente è un triangolo nel quale la famiglia, il senso di appartenenza alla comunità e l’investimento in ricerca e tecnologia trovano nel design un acceleratore. Una storia su cui riflettere e un modello da studiare. Per chi continua a pensare alle PMI come oggetti astratti e misteriosi. 
Walter Mariotti

Nell’allegato Made in Italy 4.0 in edicola assieme al numero 1059 Luglio-Agosto, Domus racconta il passato, il presente e il futuro prossimo di AEC con un focus particolare sull’Innovation Technological Center, l’ultima espansione della sede di Subbiano. Progettato da SBGA Blengini Ghirardelli di Milano, l’edificio è stato concepito espressamente per ospitare i macchinari e i laboratori che fanno di AEC uno degli alfieri dell’industria italiana di nuova generazione, quella ad altissimo contenuto tecnologico, capace di massimizzare l’efficienza lungo tutta la catena del valore e di dare uno sbocco concreto quanto globale alla tradizionale creatività del nostro Paese.
Tra gli approfondimenti dell’allegato
Made in Italy 4.0, in pieno stile Domus, ci sono anche quello su Focchi Group, l’azienda che ha costruito le carpenterie metalliche e l’involucro dell’Innovation Technological Center; quello su Cosentino, il colosso spagnolo che ha fornito le lastre di Dekton per le facciate; e quello su SBGA Blengini Ghirardelli, lo studio milanese condotto da tre giovani architetti con esperienze a fianco dei nomi più importanti del panorama mondiale e già capace di vincere grandi commesse internazionali come quella per il campus della European Space Agency in Olanda.

Supplemento Made in Italy 4.0, con Domus 1059, Luglio-Agosto
Promosso da 
AEC IlluminazioneCosentinoFocchi Group
In collaborazione con SBGA Blengini Ghirardelli

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