Il 19 febbraio 1990 Adobe rilasciò Photoshop 1.0 per il Macintosh, la prima versione ufficiale di un software che l'azienda aveva acquistato dai fratelli Thomas e John Knoll due anni prima. All'epoca il programma era lontano dalla potenza grafica che conosciamo oggi, ma era un software già rivoluzionario. La prima versione fu seguita da Photoshop 2.0 l'anno successivo e poi Photoshop 2.5 nel 1993, la prima versione ufficialmente disponibile su Windows.
Avanti veloce 30 anni, ed eccoci qui: Photoshop non è solo un software ben noto, ma un eponimo generico per indicare tutto ciò che ha a che fare con il fotoritocco. E Photoshop non è più un prodotto destinato solo a ai fotografi o ai grafici, è una raccolta di strumenti che ormai soddisfa le esigenze di una vasta gamma di creativi di ogni settore, nonostante la crescente concorrenza di buone alternative, potenti ed economiche, ma che non possono basarsi su un marchio forte e storicizzato.
Photoshop è un successo continuo che ora trascende le piattaforme, e ha guidato l'intera Adobe Creative Suite attraverso una dura e criticata – ma in gran parte riuscita – trasformazione in un pacchetto software basato sul cloud con uno schema di licenze in abbonamento (in contrapposizione a un costoso set di programmi standalone scaricabili che si potevano però “possedere per sempre”).
Questa trasformazione, nonostante molte ragionevoli critiche, è anche ciò che permette ad Adobe di fornire aggiornamenti tempestivi e costanti che tutti gli utenti possono utilizzare subito, invece di dover aspettare un costoso aggiornamento all'ultima versione del software.
Così tutti coloro che possiedono Photoshop 2020, l'ultima versione del software, possono già iniziare a provare una raffica di nuovi miglioramenti ai suoi strumenti di imaging basati sull'IA. Il riempimento del contenuto, ad esempio, è ora in grado di lavorare su più selezioni contemporaneamente, mentre la lente-sfocatura, una caratteristica che imita la bokeh e la bassa profondità di campo delle lenti con un’apertura molto ampia, ora è stata notevolmente migliorata e ottimizzata per funzionare sulla GPU piuttosto che sulla CPU, con un notevole guadagno in termini computazionali.
Alcuni degli aggiornamenti più importanti, tuttavia, arrivano sulla versione per iPad di Photoshop. Sul tablet Apple gli utenti possono ora applicare lo strumento di selezione degli oggetti, che consente di utilizzare la selezione per isolare automaticamente più oggetti sulla scena, e controlli nettamente migliorati per la composizione tipografica. Photoshop per iPad è disponibile per chiunque possieda un abbonamento CC. L'app può essere liberamente scaricata dall'app store e vi si può accedere semplicemente effettuando il login con il proprio Adobe ID.