Il nuovo iPad provato da un illustratore

I pro e contro raccontati da Marcello Pisano e le immagini di un suo progetto realizzato tutto con il tablet di Apple.

Nel 2015, insieme alla linea “professionale” di iPad, il Pro, Apple lancia la Apple Pencil. Non un semplice stilo, come i tanti non ufficiali che erano già ben diffusi, ma una nuova tecnologia, che propone su tablet una esperienza d'uso che replica quella della carta. Con tutto il potenziale del digitale. L'iPad, un dispositivo da sempre incastrato a metà strada tra lo smartphone e il laptop, trova una nuova vocazione. Il Pro diventa l'oggetto del desiderio di chi disegna per lavoro o per passione. Tra tutti, gli illustratori soprattutto. Cresce il numero delle app che permettono di disegnare in modo creativo, simulando tecniche e supporti. Da quelle storiche come Procreate a Fresco, l'ultima uscita, sviluppata appositamente per iPad da Adobe. Nel frattempo Apple allarga la compatibilità della Pencil ai nuovi modelli di iPad: all'Air, al Mini e anche al modello base, di cui a settembre è uscita l'ultima versione. E a novembre, compatibile solo con i nuovi Ipad Pro, lancia la nuova Apple Pencil 2.

Il nuovo iPad di settima generazione e la Apple Pencil

Il nuovo iPad di settima generazione ha uno schermo Retina più grande rispetto al precedente, di cui eredita il processore (A10 Fusion) e ovviamente la compatibilità con Apple Pencil; a bordo ha il nuovo, iperversatile iPadOS. Dato il prezzo di partenza inferiore ai 400 euro abbiamo cercato di capire se possa diventare il perfetto dispositivo entry-level per chi disegna. Per questo abbiamo coinvolto Marcello Pisano, giovane creativo napoletano, tra i migliori illustratori italiani in circolazione. Arrivato a Milano per lavorare con Nss Magazine, oggi Pisano è digital art director presso The Big Now. Fa l'illustratore di lavoro e per passione. Lo incontro due volte: la prima in un bar di periferia per una chiacchierata e consegnargli l'iPad, che non ha mai usato per lavorare e lo incuriosisce, la seconda un mese più tardi per capire com'è andata. Sempre in un bar, questa volta un po' più centrale. Mi racconta la sua passione per l'illustrazione, che nasce quando è molto giovane. Tutto comincia con i fumetti, mi spiega, Nel suo percorso il liceo artistico e una scuola di design, a Napoli. “Avevo già le idee chiare, volevo fare quello”, mi dice.

Gli sticker realizzati da Marcello Pisano con iPad


Marcello Pisano più che provare semplicemente l'iPad, in questo mese l'ha realmente messo alla prova. “Volevamo creare delle icone per il bagno dell'agenzia”, mi racconta. “Ho fatto diversi personaggi”. Un robot, il centauro che porta la bandiera LGBT e altri. La premessa è che queste icone dovevano essere genderless. “Questo progetto l'ho fatto tutto su iPad dall'inizio alla fine”, sottolinea. “L'ho portato avanti per una settimana, ma solo perché era un progetto interno e l'ho seguito tra i ritagli di tempo dei progetti lavorativi. In realtà avrò in tutto impiegato 4 ore, 5 ore”. E che giudizio si è fatto dell'iPad? Eccolo riassunto in 7 punti cruciali.


1. Puoi disegnare sempre.

“Uno strumento come un iPad ti aiuta molto, soprattutto se sei alle prime armi, per definire il tuo stile. Non sostituisce la pratica ma rappresenta un bel boost. Poi non so quanti faranno gli illustratori, ma è molto più facile imparere. Anche a livello pratico, sei in treno e disegni, invece prima dovevi stare a casa con le tue cose, i pastelli. Ora dove sei e vuoi farlo, lo fai”.

2. Quale app?
“I software ti aiutano perché simulano le diverse tecniche: carboncino, pastello, penna. Quello che vuoi. Il software con cui mi sono trovato meglio è Procreate, anche se non è vettoriale. Probabilmente essendo da più tempo sul mercato conoscono meglio gli utenti e come gestiscono le cose: sulle gesture è sicuramente migliore”.

3. La vera sorpresa: la community.
“La community che c'è dietro è fortissima. Ti dico la verità, mi ha appassionato, anche la parte di conoscere persone. Non avevo idea di questa cosa. Fanno dei video e hanno un numero consistente di follower. Per esempio mi ha colpito tanto Gal Shir che registra quello che fa direttamente da schermo e poi confeziona dei video animati che pubblica su dribble.com. Una sorta di storytelling che lo spinge tantissimo”.

4. L'iPad basta ma potrebbe non bastare.
“Io l'analogico l'ho sempre usato e lo continuerò a usare. L'iPad l'ho provato anche per sketchare ma certe cose mi vengono meglio con carta e penna. Di solito a quel punto ero abituato ad andare sul Mac e lavorarci con la tavoletta grafica. Con iPad è facile. Questa è la grande differenza. Disegni, poi fai AirDrop e trasferisci tutto in un istante”.

5. È un po' come ricominciare da zero.
“Sono tradizionalista e trovare un nuovo flusso di lavoro mi spaventava. Al tempo stesso sono una persona curiosa. Ed è stato facile, immediato cambiare. Ho provato vari processi. Quello con cui mi trovo meglio è fare uno schizzo veloce su carta, poi vado su iPad e lo rifaccio meglio, e comincio a illustrare Dovere usare un approccio che non fosse il solito mi ha anche dato uno stimolo creativo. ”.

6. L'iPad “base” e i suoi limiti.
“A me non è mancato nulla. L'unica cosa è che dovendo gestire un file pesante con tanti livelli quando andavo a zoomare ha fatto un po' fatica”.

7. La penna.
“Mi è molto piaciuta. L'unica cosa che aggiungerei che se la giri puoi usarla come gomma. Se ci metti la ricarica wireless potresti farlo (nell'ultimo modello, appena uscito, Apple ha aggiunto la possibilità ti azionare diverse opzioni con un tap sulla parte bassa della penna, NdR).

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