Sony XG95: come cambia il tv e quello che c'è intorno

Ottimizzato per Netflix e per le nuove esigenze di fruizione, il nuovo tv dell'azienda giapponese non rinuncia al ruolo di re del soggiorno. L'intervista.

Sony ha commissionato una dettagliata ricerca per dimostrare come il suo nuovo tv XG95 rappresenti sotto molti aspetti una risposta alle nuove necessità di fruizione della televisione. È contraddistinto da “un design essenziale e pulito unito alle grandi dimensioni dello schermo” che va dai 55 agli 85 pollici, con sistema X-Wide Angle, “che mantiene la qualità dell’immagine, indipendentemente dall’angolo di osservazione e che può rivelarsi un elemento centrale quando più persone si riuniscono per guardare la TV”, spiegano Stefano Mich e Alessandro de Pompeis, il duo creativo di designer coinvolto dalla multinazionale giapponese nella promozione di questo nuovo prodotto, che ha anche una modalità calibrata appositamente per Netflix.

La tv è protagonista del soggiorno. Come ci è entrata, in quali anni?
Le prime Tv arrivano alle fine degli anni ’50 ma entrano in maniera più diffusa nelle nostre case solo nella decade successiva, grazie anche all’enorme diffusione di tramissioni divenute molto popolari. Alla fine degli anni ’60 la Tv conquista uno spazio in quasi tutti i nostri soggiorni diventando al tempo stesso un nuovo elemento di arredo e di aggregazione intorno al quale organizzare l’area living.

Come si è evoluto il ruolo del televisore?
Nel corso dei suoi oltre sessant’anni di vita la TV ha subito molti cambiamenti passando dall’essere un’ ingombrante scatola in legno negli anni ’60, un oggetto iconico negli anni ’70, un elemento neutro dal design semplice (ma ancora piuttosto voluminoso) negli anni ’80 e ’90, fino all’arrivo degli schermi piatti che sono diventati negli ultimi tempi sempre più grandi, ma sempre più flat, permettendo così una migliore integrazione con il resto degli elementi che compongono il soggiorno. Anche le diverse tecnologie di supporto che si sono succedute hanno contribuito alla trasformazione del ruolo della TV ed allo spazio ad essa dedicato. Negli anni ’80 infatti l’arrivo dei lettori VHS richiedeva grandi elementi contenitori per lo storage delle videocassette che nella decade successiva saranno sostituite dai meno ingombranti DVD. Oggi tutto questo non c’è più, o quasi. Le nuove smart TV sono dei veri e propri oggetti multimediali wireless collegati alla rete. In soggiorno puoi sentirti come al cinema o allo stadio, puoi giocare o videochiamare una persona lontana, insomma puoi essere connesso con il mondo dal tuo divano e tutto questo senza aver bisogno di elementi accessori. Il grande schermo piatto diventa quindi l’unico vero protagonista dello spazio.

C’è qualche modello che secondo voi ha fatto da spartiacque nella storia dell’arredamento?
A parte alcuni modelli TV iconici disegnati negli anni ’70, divenuti veri e propri oggetti cult ancora oggi collezionati, il vero spartiacque è stato l’avvento delle TV con lo schermo piatto che hanno trasformato l’ingombrante scatola televisiva in un oggetto che può anche essere appeso a parete.

Le nuove tecnologie cambieranno il soggiorno o semplicemente modificheranno in maniera lieve la nostra interazione con esso?
In realtà le nuove tecnologie hanno già modificato il soggiorno nel corso degli ultimi decenni e continueranno a modificarlo. Se pensiamo infatti a come erano le nostre aree living negli anni ’80/’90 e le paragoniamo a quelle dei nostri giorni, ci rendiamo subito conto della notevole differenza, non solo in termini di stile e decòr, ma anche in relazione alle diverse funzioni e necessità generate dallo sviluppo delle tecnologie e dalle diverse esigenze di storage che ne conseguivano. Oggi la TV può essere molto grande anche in spazi relativamente piccoli perché i nuovi soggiorni, liberati dagli ingombranti elementi contenitori di supporto alle vecchie TV ed ai loro elementi accessori, diventano degli spazi ariosi e multifunzione nei quali poter svolgere diverse attività.*

Come immaginate il soggiorno del futuro?
Come un open space flessibile, sgombro da elementi voluminosi, dal mood estremamente personale nel quale diverse funzioni convivono senza interferire l’una con l’altra. Un luogo in costante trasformazione dove potersi rilassare e socializzare. Un ambiente pubblico e personale allo stesso tempo. Natura e tecnologia saranno i protagonisti dei nostri soggiorni soddisfacendo le esigenze di benessere, attraverso la sempre maggiore introduzione di verde e di veri e propri giardini indoor, con la necessità di essere connessi virtualmente al mondo.

E la tv del futuro?
La immaginiamo sempre più interattiva, collegata attraverso la domotica e l’intelligenza artificiale ad altre tecnologie presenti nellla casa. Lo spettatore sarà sempre meno passivo creandosi palinsesti personalizzati secondo i propri interessi e bisogni. La fruizione della TV pensiamo diventerà sempre più una ‘ total experience’ con nuove tecnologie che riusciranno ad aggiungere al suono e ad alle immagini anche i profumi e gli aromi.

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