In tempi di smartwatch e fitness band è difficile pensare che un prodotto lo-fi possa ancora attrarre l'attenzione. Dork Too è quindi una eccezione. Realizzato dalla californiana Nixon, questo orologio ci ha accompagnato nelle ultime due settimane scatenando la curiosità di amici, colleghi e, in due casi, di due passanti. Le linee dopotutto sono molto originali. La cassa squadrata metallica squadrata e bucherellata con il piccolo display a cristalli liquidi che mostra l'ora sembrano fatti apposta per attirare l'occhio.

Questo design lo-fi nasce da due radici diverse ma complementari. Da una parte riprende le vecchie segreterie telefoniche, quelle con le cassettine in cui registravamo i nostri messaggi quando eravamo fuori casa e gli smartphone non c'erano. Anche il primo Dork, uscito ben dieci anni fa, si rifaceva alla medesima origine ma questa nuova versione offre forme più nette e scolpite, la cassa da 34 millimetri è più grande ed emerge con maggior forza dal polso. I numeri poi sono diventati più piccoli, quasi ancillari rispetto allo speaker. Dall'altra, soprattutto nella versione dorata (ci sono anche color nero, acciaio e oro rosa), Dork Too ricorda le linee squadrate degli anni '80, di quando il movimento hip-hop si stava facendo strada nel Bronx per conquistare il mondo e le boombox erano la “Cnn dei poveri”.

Oltre l'estetica però c'è anche una curiosa funzione. Quella parte della cassa non solo sembra uno speaker ma lo è. Basta infatti premere il tasto che compare accanto al display per sentire l'orologio pronunciare l'ora e la data con quella voce metallica e roca tipica delle segreterie telefoniche. Dork Too mostra di essere figlio del suo tempo: la ricarica avviene tramite microUsb, una porta che le vecchie segreterie neanche immaginavano. Da ultimo ha un prezzo molto abbordabile: è già disponibile sul sito del produttore a 160 euro.