Pillow. Il pouf realizzato con tre cuscini in equilibrio precario

Una seduta leggera e divertente ispirata alla convivialità della tradizione mediorientale. Ma soprattutto sorprendente, perché a metà tra magia e oggetto artistico.

Divertente a vedersi, ma reggerà!? Domanda lecita, perché quello messo in atto dal pouf Pillow è ovviamente il gioco della precarietà. Vale a dire: con la stessa velocità con cui si sposta laddove è in corso un’emergenza di posti a sedere, tastarne la solidità per vedere se si tratta di uno scherzo oppure di un oggetto resistente. E infine accomodarsi senza timore. Ma questa “architettura” di cuscini, che ricordando le “casette" fatte di ombrelli e coperte dei bambini non può che suscitare tenerezza, è anche un esercizio di nobilitazione dell’oggetto cuscino. Come? Andrea Anastasio, nel descrivere il concept del pouf creato per Metalmobil parla giustamente “di una riflessione nata dall’osservazione delle modalità conviviali e dei rituali sociali degli esseri umani in diversi contesti culturali”. Principalmente asiatici e mediorientale. Che, osservando i colori dei tessuti Kvadrat tra Marrakech e Aladino è un aspetto piuttosto evidente.

Pillow Pouf imbottito con rivestimento in tessuto.
     

Design Andrea Anastasio

Pillow Pouf imbottito con rivestimento in tessuto.
 

Design Andrea Anastasio

Pillow Pouf imbottito con rivestimento in tessuto.
 

Design Andrea Anastasio

Pillow Pouf imbottito con rivestimento in tessuto.
 

Design Andrea Anastasio

Tuttavia, al di là dell’audacia cromatica delle loro giustapposizioni, quello che salta all’occhio è che questi cuscini ci appaiono innegabilmente simili a quelli che usiamo da queste parti ogni giorno. La forma quadrata, l’assenza di decoro, tutto combacia con quegli “aggeggi” con cui non sappiamo che fare se non decorare qua e là angoli di divani troppo spogli. Il fatto che, anziché lasciarli al loro ruolo occasionale di armi improprie preferite nelle liti matrimoniali, Andrea li abbia strutturati in accessori passe-partout ancora riconoscibili eppure altro da sé, ce li rende molto più evocativi di un mero supporto morbido al riposo. Perché improvvisamente con un ruolo meno vulnerabile ai cambi di umore. Ossia quello di seduta vera e proprio, però sospesa. Raggiunto attraverso un’organizzazione “magica” degli elementi, che stupisce e rallegra. E dello spazio domestico ampia virtualmente i confini. Del resto, non si tratta forse di un pouf che sfida la legge di gravità?

  • Pillow
  • Metalmobil
  • Andrea Anastasio
  • 49x37x54 h.
  • 5,1 kg