Lo Smart Working secondo Fantoni

Inizia un itinerario a tappe avviato da Domus sulle qualità, le variabili e le incognite progettuali degli Smart Office: il nuovo orizzonte degli spazi di lavoro.

Una soluzione di acustic room Fantoni, che vede protagonista il tavolo Wood

Come testimoniano anche i recenti studi condotti da un gruppo di ricerca dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, gli spazi di lavoro sono interessati in questi ultimi anni da una vera e propria rivoluzione, preludio alla nascita di una nuova generazione di ufficio: lo “Smart Office”. Le ricerche dell’Osservatorio Smart Working in particolare hanno individuato sei diverse leve progettuali per definire le possibili strategie di sviluppo verso il modello dello Smart Working: multifunzionalità, flessibilità, infrastrutturazione tecnologica, acustica, automazione, servizi per il wellness e l'accoglienza. La voce più articolata è probabilmente quella della multifunzionalità, per la quale sono state evidenziate quattro esigenze che caratterizzano le varie attività lavorative, cui devono corrispondere altrettante tipologie di spazi: concentrazione (ambienti silenziosi, posizionati lontano da da fonti di distrazione), collaborazione (ambienti adatti alla condivisione di documenti e informazioni), comunicazione (ambienti in grado di assicurare un elevato grado di confidenzialità), contemplazione (ambienti che consentano attività di pensiero creativo e che permettano di recuperare le energie psicofisiche).

La collezione Woods di Fantoni
Una delle molte configurazioni della collezione Woods: la flessibilità è uno dei parametri centrali nella definizione dei nuovi Smart Office

In realtà, prima degli spazi a cambiare sono stati, infatti, il lavoro e le aziende; un nuovo scenario economico, nuove forme contrattuali e i nuovi approcci gestionali impongono un ripensamento delle organizzazioni. Lavorare ad una nuova forma di gestione delle risorse e del tempo, e quindi degli spazi che le accoglieranno, vuol dire ripensare il processo aziendale e riorganizzare l’assetto della propria realtà aziendale in una logica “smart”.

Progettare lo Smart Office implica, quindi, ridefinire il significato degli spazi per il lavoro e la logica con cui vengono concepiti, aprendo contemporaneamente alla compresenza di numerosi paradigmi: la personalizzazione, la flessibilità, la multifunzionalità, l’infrastrutturazione tecnologica, l'acustica, l'automazione, i servizi per il wellness e l'accoglienza.                                                 

Naturalmente le aziende che progettano elementi e sistemi per gli spazi di lavoro sono chiamate in prima persona a interpretare le nuove variabili di questa stagione nascente. Significativamente l'itinerario inizia da Fantoni: azienda di riferimento del settore, particolarmente attiva nella ricerca di soluzioni calibrate per la nuova dimensione degli spazi di lavoro, con una specifica attenzione al tema dell'acustica. Come precisato da Marianna Fantoni, progettista del Centro Ricerche Fantoni: “Da circa un anno l'azienda ha avuto un boom di richieste di acoustic pods come il nostro Acoustic Room, segno evidente di un cambiamento delle modalità di utilizzo degli spazi per ufficio. In un contesto così dinamico, l’open space è una condizione ideale per configurare e modificare secondo diverse necessità organizzative, calibrando acustica, illuminazione, display e attrezzature”.

Acoustic room di Fantoni
Un modulo di acoustic room proposto da Fantoni

Acoustic Room è concepito come una soluzione specifica alle esigenze di socializzazione e privacy dell’ambiente di lavoro open nel quale, sempre più spesso, sono richieste aree meeting di piccole dimensioni o luoghi confinati per chi ha bisogno di privacy. Il sistema può così dare vita a vere e proprie oasi acusticamente protette all’interno di un ufficio o di un ambiente collettivo, per meeting o altre situazioni in cui si necessiti di particolare riservatezza e concentrazione. Il modulo presenta diversi livelli di personalizzazione: dalla soluzione più semplice e aperta a quella completamente chiusa e dotata di pavimento sopraelevato rivestito in moquette.

Il punto di forza di Acoustic Room è il fonoassorbimento che avviene grazie al collaudato sistema Fantoni 4akustik, prodotto ad alte prestazioni acustiche. Nelle soluzioni completamente chiuse, l’abbattimento acustico è particolarmente efficace quando si utilizzano le pareti vetrate in doppio vetro. Nello sviluppo dei componenti (montanti, giunti, etc) si è studiato il minor numero di tipologie di elementi possibili in modo da renderli modulari e semplici da produrre ed assemblare.

Il tema dell’acustica è molto caro a Fantoni quando si tratta di progettare gli spazi: il sistema modulare Passepartout progettato da Eri Goshen è un sistema fonoassorbente che lavora sul concetto delle geometrie variabili, favorendo la personalizzazione degli spazi e la creatività del progettista. Composto da pannelli di diverse dimensioni e tipologie di foratura o fresatura, Passepartout permette di organizzare gli spazi interstiziali, liberi da qualsiasi vincolo dimensionale, garantendo adeguata collocazione e facile accesso tanto dei medesimi pannelli fonoassorbenti quanto degli impianti di qualsiasi tipo e forma; sospesi singolarmente mediante cavetti la loro ispezionabilità è garantita dalla presenza di moschettoni. Anche in questo caso i codici del design primario, che lavorano sull'insieme dei dati percettivi, contribuiscono a definire le qualità di uno spazio di lavoro di nuova generazione.

Il sistema Woods di Fantoni con Metrica
Il sistema Woods, nato dalla collaborazione con Metrica

In tutti gli ambiti in cui opera, Fantoni basa il proprio approccio su una modalità modulare dei diversi componenti d'arredo, allo scopo di consentire una completa flessibilità nel tempo. Il nuovo sistema Woods è sviluppato attorno ad un unico giunto, sia per la variante regolabile in altezza elettricamente che per quella fissa, un unico design allo scopo di mixare le esigenze compositive e operative. In un approccio progettuale condiviso con lo studio Metrica, non solo le scrivanie ma tutti i tavoli, anche per i meeting, sono regolabili ed elettrici. Allo stesso tempo i tavoli da riunione bassi con le poltrone living sono appositamente calibrati per favorire al massimo l'atmosfera conviviale, introducendo una componente di domesticità nei luoghi di lavoro. Una serie di moduli possono configurare le postazioni “focus” e quelle condivise, le aree meeting e quelle collaborative. Ampi tavoli meeting e direzionali, scrivanie operative fisse e postazioni regolabili in altezza completano l’ampia gamma di soluzioni.

Acoustic room di Fantoni
Fantoni è stata insignita del premio “Compasso d’Oro alla Carriera” nel 1998

La collezione Woods spazia dalla tipologia operativa alla direzionale con una semplice alternanza tra piani e gambe e un gioco compositivo che mantiene omogeneità progettuale e layout multipli. Il progetto vede protagonista l’uso del legno massello nelle declinazioni faggio e rovere, materiale che da solo restituisce una percezione di naturalezza e comfort visivo che ben si coniuga con il comfort derivante dalle performance del tavolo, utilizzabile anche in posizione eretta. La gamba dei tavoli Woods, il cui disegno inclinato conferisce un aspetto sobrio e al tempo stesso sofisticato, è costituita da due elementi cilindrici telescopici di cui uno in legno. Al suo interno è posizionato un meccanismo elettrico che permette un’agevole regolazione dell’altezza del piano. L’elettrificazione dei tavoli è sottopiano, mentre il modesty panel può essere accessoriato con porta-oggetti e dotato di ingresso usb per la ricarica dei dispositivi mobili e pc.

Il sistema parete I-Wallflush ridefinisce la storica parete I-Wallspace
Il sistema parete I-Wallflush ridefinisce la storica parete I-Wallspace all'insegna della massima trasparenza

Altra novità Fantoni pensata per lo Smart Office è il sistema parete I-Wallflush, nato dall’idea di ridefinire radicalmente il concetto della storica parete I-Wallspace come barriera fisica, visibile, con la volontà di minimizzare ulteriormente le ridondanze di tutti i componenti (giunzioni, sormonti, fermavetri, cerniere a vista), sia nella parete posizionata centralmente sia in offset, e amplificare in tal modo la pura trasparenza del vetro. Sul concetto di Flush (a filo) ruota tutto il nuovo sistema progettuale, caratterizzato dalla completa assenza di profili a vista orizzontali o verticali, che lasciano spazio a una continuità visiva che privilegia il layout dei nuovi spazi lavorativi.

Un dettaglio della serie Woods
Un dettaglio della serie Woods: all'interno della gamba un dispositivo elettrico regola l’altezza del piano

Ai temi finora descritti si aggiunge la ricerca condotta da Fantoni nell'ambito delle finiture. L’attività del Centro Ricerche si snoda infatti su più fronti sviluppando da un lato nuove tecnologie costruttive di pannelli, finiture e superfici, dall’altro migliorando parallelamente prestazioni tecniche dei prodotti, nonché ecocompatibilità dei materiali e diversificando l’offerta con soluzioni fortemente personalizzabili. Uno sforzo animato dall’obiettivo di rispondere ad un mercato sempre più sensibile ai temi della sostenibilità e dall’esigenza del progettista di customizzare le proprie soluzioni.

Ancora Marianna Fantoni testimonia di come nell’ultimo periodo si sia registrato un significativo aumento nella richiesta di laminati e di texture personalizzate. Nell'ottica della massima personalizzazione, un'azienda capace di interpretare la filosofia dello Smart Office deve essere infatti anche in grado di corrispondere ai trend differenti che contraddistinguono le diverse aree del mondo. “Più del 50% degli arredi che vendiamo sono in tinta unita, soprattutto bianchi, ma riceviamo ora richieste per commesse di colori scuri, soprattutto dal nord Europa, dove per la realizzazione dei piani di quest’ultimi vieni utilizzato il linoleum.”

Per rispondere a queste nuove esigenze Fantoni si avvale delle competenze di Lacon, l’azienda del gruppo specializzata nella produzione di laminati, carte impregnate e nobilitazione di pannelli, che ha sviluppato tra le altre Fingerfree, una finitura di laminato super-opaco che si avvale di una innovativa tecnologia per essere totalmente antimpronta, definendo un nuovo standard qualitativo. Il laminato, il cui spessore può variare da 0,15 a 1 mm, consente di adottare raggi di curvatura minori e garantisce continuità di finitura anche sul bordo del piano; può essere offerto con tecnologia antibatterica, ed è quindi particolarmente destinato a ambienti ove vi è la maggior attenzione alla qualità delle superfici.

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