Archeologie scolastiche

Sissi Cesira Roselli ha fotografato le aule scolastiche dove si accumulano i modelli in scala del mondo che sono stati usati per trasmettere conoscenze scientifiche e tecniche a intere generazioni di studenti, e che oggi giacciono abbandonati e inutili.

Sissi Cesira Roselli, Archeologie scolastiche. L'atlante, 2012–2016
Archeologie scolastiche è un progetto fotografico sul metodo, che è del tutto scomparso oggi, di insegnare attraverso l’uso di oggetti fisici.

Il progetto comprende una serie di fotografie scattate all’interno di edifici scolastici, in particolare nei laboratori dei vari percorsi di specializzazione, dove, fino a pochi anni fa, modelli in scala del mondo e suoi meccanismi sono stati usati per trasmettere conoscenze, e che sono stati progressivamente sostituiti da un’interfaccia virtuale. Il progetto agisce come una narrazione circa la dematerializzazione della conoscenza e come un archivio visivo di oggetti per registrare questo momento di separazione tra due modi completamente diversi di educare i futuri abitanti delle città.

Una sorta di atlante per il futuro che fornisce la documentazione sugli oggetti che stanno diventando obsoleti a beneficio di coloro che non sanno più a quale scopo servivano; una galleria di ricordi per aiutare a guidare la nostra visione, ancora una volta in mezzo a un oceano di pixel.

Questo lavoro è una riflessione sui cambiamenti nei metodi di insegnamento: la trasmissione della conoscenza si faceva con l’ausilio di strumenti, macchine, globi, manichini e strumenti scientifici. Sostituiti con strumenti digitali, ora giacciono abbandonati in aule in disuso riempite con un passato tangibile che è ancora portatore di un’estetica e di un significato. Lo scopo di queste immagini è quello di ritrarre reperti archeologici come gli ultimi tentativi di fornire solidi modelli fisici, tridimensionali della realtà al fine di comprenderla meglio. 

Il progetto fotografico è in mostra, a cura di Sara Marini, dal 28 gennaio 2017, presso l’associazione culturale Lavi! City di Bologna.

 

Sissi Cesira Roselli (Bari, 1985). Dopo la laurea in Architettura presso l’università Iuav di Venezia ottiene una borsa di­ studio per il master in Photography and Visual Design alla Naba di Milano e successivamente consegue il dottorato con una tesi sull’ironia in architettura. La sua attività di ricerca si focalizza sui temi della fotografia documentaria parallelamente a quelli della teoria della progettazione architettonica.

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